Un’immersione nell’universo di Mark Manders
La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino ospita “Silent Studio”, una mostra che offre un’immersione totale nell’universo creativo di Mark Manders, artista olandese di fama internazionale. La mostra, curata da Bernardo Follini e Caroline Liou, non si limita a presentare le opere di Manders, ma le integra in un ambiente architettonico che ricrea fedelmente il suo studio. Il pubblico è invitato a entrare in un vero e proprio spazio di lavoro, a contatto diretto con le opere, come se fosse un ospite dello studio stesso. Questa scelta immersiva permette di cogliere la complessità del lavoro di Manders, che si basa su un dialogo continuo tra scultura, installazione e ambiente. Un esempio significativo è la piccola scultura del 1992, mimetizzata nel corridoio della Fondazione (e presente anche nella toilette), che raffigura un topolino in scala reale scocciato alla parete, richiamando celebri opere di Maurizio Cattelan. Questa opera, inserita in un contesto non convenzionale, invita il pubblico a una lettura attenta e a una riflessione sulla natura stessa dell’arte e del suo rapporto con lo spazio.
Oltre Manders: Stefanie Heinze e Bekhbaatar Enkthur
Oltre alla mostra dedicata a Mark Manders, la Fondazione Sandretto presenta altre due mostre, anch’esse curate da Bernardo Follini e Caroline Liou. La prima, “Your Mouth Come Second”, è dedicata a Stefanie Heinze, artista che con le sue grandi pitture invita il pubblico a fidarsi dell’istinto e della pancia, non solo della mente e della razionalità. Le sue composizioni disorientanti, quasi test di Rorschach, offrono un’ampia possibilità di libera interpretazione, al contempo criticando la pratica catalogatoria a cui ogni cosa nella nostra società è sottoposta. La seconda mostra presenta le opere di Bekhbaatar Enkthur, vincitore del Premio illy Present Future 2023. Le tre mostre, in dialogo tra loro, offrono un panorama ricco e stimolante di diverse espressioni artistiche, invitando il pubblico a riflettere sul ruolo dell’arte contemporanea e sulla sua capacità di interrogare la realtà e il mondo che ci circonda.
Un’esperienza immersiva e multiforme
La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, con la sua programmazione espositiva, si conferma un punto di riferimento per l’arte contemporanea, offrendo al pubblico esperienze immersive e multiformi. La scelta di ricreare lo studio di Mark Manders come un vero e proprio ambiente architettonico è un esempio di come la Fondazione si impegni a creare un dialogo diretto tra l’arte e il pubblico, invitando a una fruizione attiva e coinvolgente. La presenza di altre due mostre, dedicate a Stefanie Heinze e Bekhbaatar Enkthur, arricchisce ulteriormente l’esperienza, offrendo un panorama variegato di linguaggi artistici e di riflessioni sul mondo contemporaneo.