Borse europee in rialzo, Wall Street trascina il rally
Le Borse europee hanno chiuso la settimana in positivo, con Milano e Madrid in testa (+1,1%), seguite da Londra (+0,8%), Francoforte (+0,8%) e Parigi (+0,7%). Il rally è stato trainato dall’apertura positiva di Wall Street, dove il Nasdaq ha guadagnato l’1,3%, il Dow Jones l’1,1% e l’S&P 500 lo 0,8%.
Gli investitori non sembrano aver dato troppo peso ai dati deboli sul mercato del lavoro americano di ottobre, che hanno mostrato una crescita degli occupati inferiore alle attese. Tuttavia, questi dati sono stati considerati ‘inquinati’ dall’effetto degli uragani e dello sciopero di Boeing, che hanno distorto il quadro generale.
La stagione delle trimestrali continua a regalare soddisfazioni, con Amazon che ha registrato un rialzo del 6% e Intel del 5,7%.
Titoli di Stato poco mossi, petrolio in rialzo
I titoli di Stato sono rimasti poco mossi, in recupero dopo che i dati Usa hanno aumentato le probabilità di un nuovo taglio dei tassi di 25 punti base da parte della Fed giovedì prossimo. Il rendimento dei Btp decennali è rimasto invariato al 3,65% con lo spread stabile a quota 126.
Il petrolio è salito, con il Brent che ha guadagnato l’1,9% a 74,2 dollari al barile e il Wti che ha registrato un rialzo del 2,2% a 70,77 dollari. La crescita è stata alimentata dalla minaccia di un nuovo attacco dell’Iran a Israele.
Il gas europeo è invece sceso, con i future Ttf in flessione del 3,9% a 39 euro al megawattora, a causa del clima mite.
Piazza Affari: banche in luce, Leonardo e Saipem in rialzo
A Piazza Affari si sono messe in luce le banche, con Unicredit (+3,1%), Intesa (+2,6%), Banco Bpm (+2,4%) e Mps (+1,9%). Il credito è stato il comparto migliore anche in Europa. Bene anche Leonardo (+1,8%), Saipem (+1,6%) e Tenaris (+1,3%). In fondo al listino sono scivolate Stm (-1,9%), Moncler (-0,5%) e Fineco (-0,4%).
Analisi e prospettive
Il mercato azionario sembra aver ritrovato fiducia, alimentato dai buoni risultati delle trimestrali e dalla prospettiva di un nuovo taglio dei tassi da parte della Fed. Tuttavia, è importante ricordare che il contesto macroeconomico globale rimane incerto, con la guerra in Ucraina, l’inflazione e le tensioni geopolitiche che continuano a pesare sulle prospettive economiche.
Inoltre, i dati del lavoro americano di ottobre, pur ‘inquinati’, suggeriscono che il mercato del lavoro potrebbe essere meno forte di quanto si pensasse. La Fed potrebbe quindi essere più propensa a mantenere una politica monetaria accomodante, anche se le pressioni inflazionistiche non sembrano diminuire.
In conclusione, il mercato azionario sembra aver ritrovato un po’ di ottimismo, ma è importante rimanere cauti e monitorare attentamente l’evoluzione della situazione economica e geopolitica.
Un mercato in bilico
Nonostante il rally di oggi, il mercato azionario rimane in bilico. La guerra in Ucraina, l’inflazione e le tensioni geopolitiche continuano a rappresentare un’incognita per le prospettive economiche globali. La Fed, pur mostrandosi accomodante, potrebbe dover rivedere la sua strategia se l’inflazione dovesse resistere. Sarà quindi importante monitorare attentamente l’evoluzione della situazione economica e geopolitica per capire se il mercato azionario è davvero in grado di sostenere la sua attuale ascesa.