Un Ponte di Ognissanti da record
Il clima autunnale insolitamente caldo, che ricorda una fine agosto, sta spingendo gli italiani a viaggiare per il ponte di Ognissanti. Secondo il Centro Studi Turistici di Firenze per Assoturismo Confesercenti, il 74% delle camere disponibili è già prenotato per il periodo tra il 31 ottobre e il 3 novembre, con un totale di circa 4,5 milioni di presenze previste nelle strutture ricettive italiane. Questo dato rappresenta un aumento di sei punti percentuali rispetto allo scorso anno, un risultato significativo considerando che il calendario del 2024 è meno favorevole rispetto al 2023. Il trend positivo del turismo si conferma, con un incremento stimato del +2,5% di pernottamenti nei primi 10 mesi dell’anno, grazie al continuo aumento della domanda straniera che registra un incremento tra il 9% e il 10%. Secondo le stime del Cst, da gennaio a ottobre gli arrivi dei turisti nelle strutture ricettive italiane dovrebbero salire a 121,3 milioni (+0,5%) e i pernottamenti a 423,1 milioni (+2,5%).
Le mete più gettonate
Per il ponte di Ognissanti, le città e i centri d’arte sono le mete più gettonate, con un tasso medio di occupazione delle camere che si attesta all’85%. La presenza dei viaggiatori internazionali contribuisce a rendere ancora più interessanti le aspettative della filiera del turismo in queste località. Anche le aree rurali, di collina e di montagna, che solitamente attirano anche l’interesse dei viaggiatori stranieri, registrano un’ottima domanda. Le località marine e dei laghi, invece, registrano una saturazione inferiore, con il 62% e il 68% di camere prenotate rispettivamente. Le località termali, invece, si attestano su un tasso medio del 77%.
Il trend differenziato per macroaree geografiche
Analizzando la saturazione delle strutture ricettive per macroaree geografiche, emerge un trend differenziato. Il Centro Italia registra il tasso di saturazione più elevato (80%), trainato dai valori elevati registrati dalle strutture ricettive dell’Umbria e della Toscana. Il Nord Est (79%) si attesta su un buon livello, grazie al buon andamento delle imprese del Veneto e del Friuli Venezia Giulia. Anche il Nord Ovest (75%) registra un risultato positivo, con un’impennata di prenotazioni nelle strutture del Piemonte. Al di sotto dei valori medi si collocano le regioni del Sud e Isole (62%), dove però si distingue il risultato della Campania.
Un’opportunità per il turismo italiano
Il trend positivo del turismo italiano è un segnale incoraggiante per il settore. Il ponte di Ognissanti, con il suo alto tasso di occupazione, rappresenta un’ulteriore conferma di questa tendenza. La crescita della domanda straniera è un fattore importante, ma anche l’aumento della domanda interna è un segnale positivo. Questo dimostra che gli italiani stanno riscoprendo il valore del turismo interno, e che le destinazioni italiane sono in grado di attrarre un pubblico sempre più ampio e variegato.