Interrogatorio in Ospedale
Jashandeep Badhan, il diciannovenne di origini indiane accusato dell’omicidio di Sara Centelleghe, è stato interrogato questa mattina in ospedale a Bergamo. Il giovane è stato ricoverato nei giorni scorsi al Papa Giovanni XXIII per il suo stato psicologico alterato e per scongiurare episodi di autolesionismo. Il gip Alessia Solbrimo si pronuncerà nelle prossime ore sulla richiesta di convalida dell’arresto avanzata dal pm Giampiero Golluccio.
Le Dichiarazioni dell’Avvocato
L’avvocato del giovane, Fausto Micheli, ha commentato l’interrogatorio dichiarando che il suo assistito “non si riesce a capacitare per quello che ha fatto”. Secondo l’avvocato, il giovane non capisce cosa ha fatto e perché, affermando che “all’inizio c’è stata una colluttazione, forse si è spaventato, la situazione gli è sfuggita di mano”. Micheli ha aggiunto che il giovane è “pentito, addolorato, molto provato” e che “non conosceva Sara se non di vista”. Il giovane avrebbe dichiarato di aver “sempre fatto del bene agli altri” e di non riuscire a spiegarsi il gesto.
Il Delitto
Sara Centelleghe è stata uccisa a colpi di forbice venerdì notte nella sua casa di Costa Volpino, in provincia di Bergamo. Il delitto ha sconvolto la comunità locale, che si stringe attorno alla famiglia della giovane vittima.
Un Gesto Incomprensibile
Il caso di Jashandeep Badhan solleva interrogativi sulla natura della violenza e sulla difficoltà di comprendere le motivazioni di un gesto così estremo. La dichiarazione dell’avvocato, che descrive il giovane come pentito e disorientato, suggerisce la complessità del caso e la necessità di approfondimenti psicologici per comprendere le cause del tragico evento.