La scomparsa di Katsumata e il processo per Fukushima
Tsunehisa Katsumata, ex presidente della Tokyo Electric Power (Tepco), è morto all’età di 84 anni. La sua scomparsa arriva prima della conclusione del processo per la sua presunta incapacità di prevenire il disastro alla centrale nucleare di Fukushima, avvenuto nel marzo del 2011. Katsumata era stato incriminato nel 2016, insieme ad altri dirigenti dell’epoca, con l’accusa di negligenza professionale per aver causato un numero di morti e feriti. L’Alta Corte di Tokyo aveva emesso un verdetto di non colpevolezza nel 2022, affermando che era impossibile prevedere il gigantesco tsunami e che l’azienda non poteva essere ritenuta responsabile per non aver chiuso l’impianto. La battaglia legale era poi proseguita fino alla Corte Suprema. A seguito della sua morte, si prevede che il caso venga chiuso in base al Codice di procedura penale.
La carriera di Katsumata e la sua eredità
Katsumata, originario di Tokyo e laureato alla prestigiosa Università di Tokyo, era diventato direttore esecutivo di Tepco nel 2002, prima di assumere la carica di presidente nel 2008. Si è dimesso nel giugno 2012, quando il governo ha tecnicamente rilevato l’azienda. Oltre al processo penale, Katsumata e gli ex dirigenti di Tepco sono stati citati in giudizio anche dagli azionisti della società, e condannati dalla Corte distrettuale di Tokyo nel 2022 a pagare circa 13.000 miliardi di yen (equivalenti a 78,5 miliardi di euro) di danni. La causa è ancora in corso dopo che gli imputati hanno presentato ricorso contro la sentenza. Tepco ha dichiarato che Katsumata è morto il 21 ottobre.
Un’eredità complessa
La morte di Katsumata segna la fine di un capitolo complesso nella storia del disastro di Fukushima. La sua eredità è segnata da un’intensa controversia, con accuse di negligenza e responsabilità da parte di alcuni, e da una difesa basata sull’imprevedibilità del disastro da parte di altri. Il caso ha sollevato importanti questioni etiche e legali sulla responsabilità delle aziende in caso di catastrofi naturali, e sulla difficoltà di prevedere e prevenire eventi di tale portata.