Il cinema italiano in scena a Tokyo
L’Ambasciata d’Italia a Tokyo ha fatto da cornice a una serata di festa per celebrare la 37a edizione del Tokyo International Film Festival (TIFF), un evento che si è svolto nella capitale nipponica dal 28 ottobre al 6 novembre. L’Italia, ancora una volta, si è confermata una delle maggiori cinematografie protagoniste del festival, con una presenza significativa nella sezione World Focus.
La retrospettiva dedicata a Marcello Mastroianni ha proposto una selezione di cinque pellicole che hanno segnato la storia del cinema italiano: “La dolce vita”, “Otto e 1/2”, “Enrico IV”, “Lo straniero” di Luchino Visconti e “I Girasoli”. A completare il panorama italiano, una vetrina di tre film diretti da Nanni Moretti: “Il Sol dell’avvenire”, “Caro Diario” e “Palombella Rossa”.
Al termine del festival, è stato proiettato il film “Marcello Mio”, diretto da Christophe Honoré e interpretato da Chiara Mastroianni, figlia del celebre attore e membro della giuria del TIFF.
La serata, ospitata nella residenza dell’Ambasciatore Gianluigi Benedetti, con la presenza del presidente del TIFF, Ando Hirayasu, ha avuto un significato particolare: celebrare l’entrata in vigore dell’accordo di co-produzione cinematografica tra Italia e Giappone, siglato a giugno 2023.
Un’alleanza per il cinema: Italia e Giappone insieme
L’accordo di co-produzione, frutto di sei anni di lavoro istituzionale e di negoziazione, rappresenta un passo fondamentale per la collaborazione cinematografica tra i due Paesi. L’intesa permetterà alle opere prodotte attraverso le collaborazioni internazionali di fruire degli stessi benefici attribuiti da ciascuno Stato alle opere nazionali.
Roberto Stabile, direttore Internalizzazione Cinecittà, ha sottolineato l’importanza di questo strumento: “Dopo 6 anni di lavoro istituzionale, negoziazione dell’accordo, ratifica e tutte le procedure parlamentari, finalmente lo strumento è compiuto. Noi abbiamo portato al mercato di Tokyo cinque case di produzione con progetti da co-produrre con imprese giapponesi. Ritorneremo a maggio durante il Festival del Cinema Italiano con un’altra delegazione di produttori, e organizzeremo in Italia delle occasioni di incontro. Proprio perché l’accordo di co-produzione è uno strumento, ma bisogna riempirlo di contenuti, e questo possono farlo solo i produttori scambiandosi idee e progetti.”
Il presidente Ando, nel corso della serata, ha espresso parole di elogio e riconoscimento per il valore unico della cinematografia italiana, considerata di enorme influenza per l’arte visiva giapponese. Stabile ha ricordato che l’idea dell’accordo è nata proprio da una conversazione con Ando: “Il presidente Ando è il padre dell’accordo di co-produzione, perché l’idea ci era venuta un ottobre di sei anni fa pranzando in un ristorante a Roma. Chiacchierando era venuto fuori il discorso che il Giappone non aveva mai fatto accordi di produzione con nessuno, e ci lanciammo in questa sfida e quindi decidemmo insieme di provare questa strada proprio perché tutti e due riteniamo che le nostre culture abbiano molte similitudini, e possiamo davvero dare un contributo importante al cinema.”
Un futuro brillante per il cinema italo-giapponese
L’accordo di co-produzione tra Italia e Giappone rappresenta un’opportunità preziosa per il cinema di entrambi i Paesi. La collaborazione tra i due sistemi cinematografici, con le loro storie e le loro influenze culturali, potrebbe dare vita a opere innovative e di grande impatto. La serata all’Ambasciata d’Italia a Tokyo è stata un momento significativo per celebrare questa nuova era di collaborazione, un’era che si preannuncia ricca di promesse e di nuove sfide per il cinema italo-giapponese.