Proteste e tensioni a Osnabrück
La situazione in Volkswagen è sempre più tesa. In centinaia di lavoratori hanno manifestato, anche di notte, nello stabilimento di Osnabrück, che molti danno per chiuso. L’annuncio di misure radicali da parte del consiglio di amministrazione, che prevede la chiusura di tre impianti in Germania e tagli salariali del 10%, ha scatenato la protesta. La presidente del consiglio di fabbrica, Daniela Cavallo, ha dichiarato: “Nessuno è più al sicuro”.La situazione è aggravata dalla chiusura a febbraio dello stabilimento di Bruxelles di Audi, marchio di lusso del gruppo, che produce auto elettriche. La tensione è altissima nel quartier generale del gruppo, che rappresenta la forza e la debolezza dell’auto tedesca.
Il governo tedesco diviso
Anche a Berlino la situazione non è rosea. Il governo tedesco, composto da tre partiti, sembra sempre più diviso. Il ministro delle Finanze, Christian Lindner, ha sfidato il cancelliere Scholz, convocando un vertice con le associazioni e le medie imprese a poche ore da quello organizzato da Scholz con i CEO della grande industria e i sindacati. Il futuro delle fabbriche tedesche è uno dei temi principali sul tavolo.Le voci di una possibile scissione del governo si fanno sempre più insistenti. Il contesto economico non aiuta: la Germania è in recessione e le prospettive di crescita sono incerte.
La crisi dell’industria automobilistica tedesca
La crisi di Volkswagen è solo un tassello di una situazione più generale che affligge l’industria automobilistica tedesca. Un recente studio ha previsto che entro il 2035 potrebbero andare perduti altri 140.000 posti di lavoro in Germania nel settore, a causa della trasformazione verso l’elettrico e degli alti costi energetici.La presidente dell’associazione VDA, Hildegard Mueller, ha denunciato gli alti costi energetici e la burocrazia come principali problemi del settore.
Il futuro dell’auto tedesca
La crisi di Volkswagen e l’incertezza che avvolge l’industria automobilistica tedesca pongono interrogativi sul futuro del settore. La trasformazione verso l’elettrico è inevitabile, ma il processo non è privo di ostacoli. Il governo tedesco dovrà trovare un equilibrio tra la necessità di sostenere l’innovazione e la tutela dei posti di lavoro. La sfida è complessa, ma la capacità di rispondere a questa sfida determinerà il futuro dell’industria automobilistica tedesca e il ruolo che essa giocherà nel panorama globale.