Un viaggio nel cuore dell’artigianato cinematografico italiano
“Tutte le cose che restano – Studio El a Cinecittà”, il documentario di Cinzia Lo Fazio, ci porta alla scoperta di un luogo magico e poco noto del nostro cinema: lo Studio El a Cinecittà. Il film, distribuito da Luce Cinecittà a partire dal 29 ottobre, è un omaggio a due grandi maestri del cinema italiano: Ettore Scola e Luciano Ricceri, il celebre scenografo.
Il documentario è un viaggio nel cuore dell’artigianato che ha contribuito a rendere grande il cinema italiano. Attraverso le parole di chi ha lavorato nello Studio El, il film ci racconta la storia di un luogo dove la creatività e la passione si sono fuse per dare vita a scenografie indimenticabili, che hanno fatto la storia del cinema italiano.
Un luogo magico dentro Roma e dentro Cinecittà
Lo Studio El, nascosto dentro Roma e dentro Cinecittà, è stato un luogo di incontro per artisti e artigiani, un laboratorio di idee e di creatività. Il film di Cinzia Lo Fazio ci fa immergere in questo mondo, svelando i segreti di un luogo che ha proiettato il cinema italiano nel mondo.
Il documentario è un’occasione unica per conoscere la storia di un luogo che ha contribuito a plasmare l’immaginario collettivo, e per scoprire il talento e la passione di chi ha lavorato dietro le quinte per dare vita a film indimenticabili.
Un tour di proiezioni in tutta Italia
“Tutte le cose che restano – Studio El a Cinecittà” inizia il suo tour di proiezioni in tutta Italia. Il film sarà proiettato a Torino giovedì 31 ottobre al cinema Massimo, alla presenza della regista Cinzia Lo Fazio, che racconterà di questo luogo magico e di come ha influenzato la storia del cinema italiano.
Il film è un’occasione per riscoprire il valore dell’artigianato nel cinema, e per celebrare la memoria di un luogo che ha fatto la storia del nostro cinema.
La memoria del cinema italiano
“Tutte le cose che restano – Studio El a Cinecittà” è un film che ci ricorda l’importanza di preservare la memoria del cinema italiano. Il documentario ci invita a riflettere sul ruolo dell’artigianato nella creazione di opere d’arte, e sulla necessità di valorizzare il lavoro di chi si dedica con passione alla realizzazione di film indimenticabili.