Un bilancio tragico e un’emergenza in corso
Le alluvioni che hanno colpito la Spagna, in particolare la provincia di Valencia, hanno causato un bilancio tragico. Le fonti dei servizi d’emergenza riferiscono di almeno 62 morti, con un numero ancora provvisorio, mentre le ricerche dei dispersi e il riconoscimento dei corpi ritrovati nel fango proseguono senza sosta. Il premier Pedro Sanchez ha esortato la popolazione a restare in casa, sottolineando che “l’emergenza continua”. Le autorità spagnole hanno attivato l’unità di crisi, mentre non risulta che vi siano italiani coinvolti. Il sindaco di un comune vicino a Valencia ha descritto la situazione come drammatica, con persone “intrappolate come topi” nelle auto e nelle abitazioni travolte dalle inondazioni. Di molti automobilisti, al volante al momento del nubifragio, non si hanno più notizie.
Una pioggia senza precedenti
Le autorità spagnole affermano che in otto ore a Valencia è caduta la pioggia di un anno. Secondo El Pais, l’Agenzia meteorologica statale (Aemet) aveva alzato ieri alle 8 il livello di allerta da arancione a rosso per la costa meridionale di Valencia, dove in appena un’ora si erano accumulati 90 litri. Si stimava che le piogge avrebbero potuto essere dai 150 ai 180 litri per metro quadrato, ma alla fine ne sarebbero stati rilevati più di 445, secondo i dati provvisori. L’intensità delle precipitazioni ha causato gravi danni alle infrastrutture e alle abitazioni, con circa 155.000 case senza elettricità e i servizi di telecomunicazione, telefoni, cellulari e connessioni Internet fuori uso in numerose zone.
Un fenomeno meteorologico amplificato dal cambiamento climatico?
Un esperto del Cnr, Antonello Pasini, ha osservato che “una violenza simile non si era mai vista in cent’anni”. L’alluvione su Valencia è stata dovuta a quella che chiamiamo una “goccia fredda”, spiega Pasini: “una depressione con aria fredda all’interno, che si stacca dal flusso delle correnti d’aria che vanno da ovest verso est e scende alla latitudine della Spagna. Non è un fenomeno rarissimo, ma con il riscaldamento globale è diventato più intenso”. Le parole di Pasini sollevano un interrogativo importante: il cambiamento climatico potrebbe aver amplificato la violenza di questo evento meteorologico? Questa domanda merita un’analisi più approfondita, tenendo conto di studi scientifici e dati raccolti negli ultimi anni.
Il peso del cambiamento climatico
Le alluvioni in Spagna, con il loro bilancio tragico, ci ricordano con forza la crescente vulnerabilità del nostro pianeta agli eventi meteorologici estremi. Il cambiamento climatico è una realtà che non possiamo più ignorare. Le sue conseguenze si manifestano con sempre maggiore intensità, mettendo a rischio la vita di persone e la sicurezza di intere comunità. È fondamentale che la comunità internazionale si impegni con urgenza per contrastare il riscaldamento globale, adottando politiche efficaci per la riduzione delle emissioni e la transizione verso un’economia sostenibile. Solo così potremo mitigare gli impatti del cambiamento climatico e costruire un futuro più sicuro per le generazioni future.