Il Giubileo entra nel carcere di Rebibbia
Il Papa Francesco aprirà la Porta Santa nel carcere romano di Rebibbia il 26 dicembre, in occasione della festa di Santo Stefano. L’annuncio è stato dato da mons. Rino Fisichella, ‘regista’ del Giubileo, che ha sottolineato come l’iniziativa rientri in un più ampio progetto di reinserimento sociale dei detenuti durante l’Anno Santo. “Il 26 dicembre il Santo Padre nel giorno di Santo Stefano sarà nel carcere romano di Rebibbia per aprire anche in quel luogo la Porta santa”, ha dichiarato Fisichella. L’iniziativa si inserisce in un contesto di collaborazione tra la Chiesa e le istituzioni italiane. “L’11 settembre scorso abbiamo firmato una intesa con il ministro di Giustizia Carlo Nordio e il commissario governativo, il sindaco Roberto Gualtieri, per rendere effettive durante il Giubileo forme di reinserimento in attività di impegno sociale” dei detenuti, ha aggiunto Fisichella.
L’apertura ufficiale del Giubileo
L’apertura ufficiale del Giubileo avverrà il 24 dicembre alle 19.00, con Papa Francesco che presiederà la messa in piazza San Pietro e procederà con il rito per l’apertura della Porta Santa. “Oltrepasserà per primo la soglia della Porta – ha detto mons. Fisichella – e inviterà a seguire il suo esempio a quanti giungeranno nel corso dell’Anno, per esprimere la gioia dell’incontro con Cristo Gesù, nostra speranza”. L’annuncio dell’apertura della celebrazione sarà dato da un breve concerto di campane a opera della Pontificia Fonderia di Campane Marinelli. “Le campane – ha commentato il Pro-Prefetto – sono il suono più caro al popolo e in questo caso diventano l’espressione dell’annuncio gioioso di un evento atteso da tempo e finalmente giunto”.
Un Giubileo di speranza e reinserimento
L’apertura della Porta Santa a Rebibbia rappresenta un segnale importante per il Giubileo, che si pone come un momento di speranza e di rinnovamento non solo per i fedeli, ma anche per le persone più fragili e marginalizzate. L’iniziativa del Papa Francesco dimostra la volontà della Chiesa di essere presente e attiva nelle realtà più difficili, promuovendo il messaggio di misericordia e di inclusione che è alla base del Giubileo.
Un Giubileo di inclusione
L’apertura della Porta Santa a Rebibbia è un segno concreto della volontà di Papa Francesco di rendere il Giubileo un momento di inclusione e di speranza per tutti. La scelta di aprire la Porta Santa in un carcere testimonia l’impegno della Chiesa per la dignità e la riabilitazione delle persone detenute, e rappresenta un messaggio di speranza per coloro che si trovano in situazioni di marginalità e di difficoltà.