Un riconoscimento per l’impegno umanitario
Il dottor Massimo Barra, medico fondatore di Villa Maraini a Roma, ha ricevuto la prestigiosa medaglia Henry Dunant. Il riconoscimento, assegnato ogni due anni dal Movimento Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa, premia persone che si sono distinte per il loro impegno personale nel settore umanitario e per atti di eccezionale valore al servizio del Movimento.
La cerimonia di consegna si è svolta ieri a Ginevra, nell’ambito della Conferenza Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa. La candidatura di Barra è stata presentata da Rosario Valastro, Presidente della Croce Rossa Italiana.
Valastro ha sottolineato l’impegno di Barra per garantire l’accesso alle cure a persone in condizione di marginalità sociale, la sua politica umanitaria sulla droga incentrata sul rispetto delle fragilità e il suo impegno a favore di coloro che sono spesso privi di accesso alle cure necessarie.
Un appello per la pace e il rispetto del diritto internazionale
Nel suo discorso di ringraziamento, Barra ha espresso la sua gioia per il riconoscimento, ma ha anche sottolineato la gravità dei tempi attuali, caratterizzati da conflitti che mettono in discussione i diritti e la dignità umana. Ha espresso preoccupazione per il disprezzo del diritto internazionale umanitario e ha lanciato un appello a non rimanere in silenzio di fronte a queste violazioni.
La Conferenza Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, ha affermato Barra, è un’occasione importante per ricordare a tutti che la neutralità non significa impotenza e che l’imparzialità implica il concetto di proporzionalità, che non può essere dimenticato o violato impunemente.
Il valore della solidarietà in un mondo in crisi
La consegna della medaglia Henry Dunant a Massimo Barra è un segnale importante in un momento storico in cui i conflitti e le crisi umanitarie sono sempre più frequenti. Il suo impegno, come quello di tanti altri operatori umanitari, dimostra la necessità di un’azione costante e unitaria per difendere i diritti umani e garantire l’assistenza a chi ne ha bisogno. La sua voce, che si leva contro il disprezzo del diritto internazionale umanitario, è un monito a tutti noi a non rimanere indifferenti di fronte alle sofferenze del mondo.