Un’autobiografia senza veli
“Vocazione rivoluzionaria” è la prima autobiografia di Luca O’Zulù Persico, in uscita il 30 ottobre per Il Castello, marchio Chinaski Edizioni. Un’opera che si presenta come un viaggio introspettivo nella vita dell’artista, un viaggio che inizia dall’infanzia e attraversa le tappe fondamentali della sua vita, dalla militanza politica all’università occupata, fino alla nascita dei 99 Posse, il gruppo che lo ha reso celebre. O’Zulù, figura controversa e amata e odiata per la sua musica e le sue posizioni politiche, si racconta senza filtri, mostrando al pubblico tutte le sfaccettature della sua vita privata e della sua carriera artistica.
Un viaggio tra musica, impegno sociale e incontri
Il libro non si limita a raccontare la storia della sua musica, ma si addentra anche nel suo impegno sociale, nelle sue relazioni con gli amici e gli artisti che ha incontrato durante la sua carriera. Si parla di incontri con personaggi come Gabriele Salvatores, Mario Merola, Vasco Rossi e il Subcomandante Marcos, con aneddoti e curiosità che arricchiscono la narrazione. Il libro descrive anche la nuova vita di O’Zulù, lontana dagli eccessi, con il matrimonio, la paternità e i progetti più recenti, come Al Mukawama, il Covid, il teatro e il grande ritorno dei 99 Posse sulle scene.
Un’opera che si preannuncia ricca di spunti di riflessione
“Vocazione rivoluzionaria” promette di essere un libro ricco di spunti di riflessione, non solo per i fan di O’Zulù, ma anche per chi è interessato alla storia della musica italiana e all’impegno sociale. Un’opera che si preannuncia coinvolgente e appassionante, capace di far luce su una figura complessa e controversa come quella di Luca O’Zulù Persico.
Una prospettiva inedita su un artista controverso
“Vocazione rivoluzionaria” si presenta come un’occasione unica per conoscere più da vicino la vita e le idee di Luca O’Zulù Persico, un artista che ha sempre suscitato forti emozioni e opinioni contrastanti. Il libro promette di offrire una prospettiva inedita sulla sua figura, svelando la complessità di un uomo che ha saputo unire musica e impegno sociale, con un’autenticità che ha sempre contraddistinto la sua carriera.