Landini: la manovra è “ingiusta e pericolosa”
Il segretario generale della Cgil Maurizio Landini ha definito la manovra di bilancio in arrivo “ingiusta e pericolosa”, denunciando i tagli alla sanità e ai servizi che rischiano di peggiorare la vita delle persone.
“La manovra – ha sottolineato Landini – rischia di creare dei danni proprio alle persone e anche ai territori, visto che tra l’altro dentro questa manovra ci sono dei tagli molto pesanti che hanno riflessi sulla vita delle persone. Quando tagli la sanità, tagli i soldi da dare ai Comuni e alle Regioni vuol dire che tagli dei servizi, vuol dire che la vita normale delle persone peggiora”.
Lo sciopero generale del 29 novembre
Per questo, secondo Landini, “è quindi importante la reazione e non a caso abbiamo proclamato insieme alla Uil lo sciopero generale”.
“Intendiamo fare – ha ribadito Landini – non una manifestazione a Roma ma tante manifestazioni in tutti i territori perché è il momento che le persone reagiscano e riprendano la parola. Questa manovra infatti forse cura gli interessi di chi ha tanti soldi, ma fa pagare un prezzo troppo pesante a chi normalmente per vivere ha bisogno di lavorare e oggi si trova con un lavoro precario, si trova con una sanità che non funziona e si trova con una scuola e dei servizi che mancano, ma che soprattutto si trova con uno stipendio che non gli permette di arrivare alla fine del mese”.
La Cgil in Umbria
Landini ha anche annunciato una campagna di assemblee in tutta Italia per preparare lo sciopero, con un’attenzione particolare all’Umbria in vista delle prossime elezioni regionali.
“In un mese di preparazione dello sciopero – ha spiegato Landini – abbiamo bisogno di andare a parlare in tutto il Paese, di andare a parlare in tutti i luoghi e non a caso abbiamo lanciato insieme alla Uil una campagna straordinaria di assemblee e gireremo in tutta Italia”.
Le sfide del lavoro e della politica economica
La denuncia di Landini sulla manovra di bilancio in arrivo solleva un punto cruciale: la necessità di un’attenzione maggiore alle esigenze delle persone, soprattutto in un contesto di crescente precarietà lavorativa e di tagli ai servizi essenziali. La protesta della Cgil e della Uil è un segnale importante di un malessere diffuso, che richiede un confronto serio e costruttivo tra governo e forze sociali per trovare soluzioni concrete ai problemi del lavoro e della politica economica.