Un punto di svolta per l’economia euro?
L’area euro ha registrato una crescita economica dello 0,4% nel terzo trimestre, un dato che ha spinto Isabel Schnabel, membro del Comitato esecutivo della Banca Centrale Europea (Bce), ad affermare che si è raggiunto un punto di svolta.
La Schnabel ha sottolineato che la Bce manterrà un approccio graduale nella riduzione dei tassi d’interesse, pur riconoscendo la crescita economica. Questo approccio prudente è motivato dalla volontà di tenere sotto controllo l’inflazione e di garantire una crescita economica sostenibile.
La Bce attenta all’inflazione e alla crescita economica
Secondo la Schnabel, i rischi di un’inflazione che si collochi al di sotto del target del 2% in maniera significativa e persistente restano contenuti. La Bce non vede la necessità di portare i tassi al di sotto del livello neutrale, che alcuni economisti collocano poco sopra il 2%, in quanto la crescita attesa per il 2025 è vicina al potenziale.
La Bce, quindi, si muoverà con cautela, monitorando attentamente l’andamento dell’inflazione e della crescita economica, prima di apportare ulteriori modifiche alla politica monetaria.
Un equilibrio delicato
La dichiarazione della Schnabel evidenzia il delicato equilibrio che la Bce deve gestire tra la stimolazione della crescita economica e il controllo dell’inflazione. La crescita dello 0,4% è un segnale positivo, ma non è ancora sufficiente per dichiarare una ripresa solida e duratura. La Bce, quindi, continuerà a monitorare attentamente l’andamento dell’economia e a calibrare la sua politica monetaria in modo da garantire la stabilità dei prezzi e la crescita sostenibile dell’area euro.