Un aumento drammatico dei decessi legati agli incendi
Un nuovo studio pubblicato sulla rivista Nature Climate Change ha rivelato un dato allarmante: il cambiamento climatico ha determinato un aumento esponenziale dei decessi legati al fumo degli incendi boschivi. Negli ultimi 50 anni, la percentuale di decessi attribuibili al riscaldamento globale è aumentata di quasi dieci volte, passando dall’1,2% degli anni Sessanta al 12,8% dei primi anni Duemila. In termini di numeri assoluti, questo si traduce in un aumento da 669 a oltre 12.500 morti in eccesso all’anno direttamente imputabili al cambiamento climatico.
Lo studio, condotto da un gruppo di ricerca internazionale guidato da Chae Yeon Park del National Institute for Environmental Studies di Tsukuba, in Giappone, ha analizzato i dati globali sulle emissioni degli incendi dal 1960 al 2019. I risultati mostrano un aumento significativo delle aree bruciate a livello globale, con un incremento del 15,8% dal 2003 al 2019 attribuibile al cambiamento climatico. Questo trend ha avuto un impatto maggiore in Australia, Sud America, nella regione occidentale del Nord America e in Siberia, compensando in parte la riduzione delle aree bruciate dovuta ai cambiamenti nell’uso del suolo e all’aumento della densità della popolazione.
L’impatto in Europa e nel Mediterraneo
Lo studio ha evidenziato come l’aumento dei decessi legati al fumo degli incendi non sia un fenomeno limitato a specifiche aree geografiche. Anche l’Europa e la regione del Mediterraneo sono state colpite da questo trend. Gli incendi attribuibili al riscaldamento globale sono aumentati in particolare vicino a foreste tropicali e praterie, foreste temperate nel Nord America, foreste mediterranee in Europa e foreste boreali. L’impatto sulla mortalità è risultato più evidente in Sud America, nell’emisfero settentrionale dell’Africa, in Europa e vicino alle foreste boreali dell’Asia.
Un problema di salute pubblica
L’aumento delle aree bruciate e la conseguente emissione di particolato fine rappresentano una seria minaccia per la salute pubblica. Il fumo degli incendi contiene una miscela di sostanze tossiche che possono causare una vasta gamma di problemi respiratori e cardiovascolari, tra cui asma, bronchite, infarto e ictus. L’esposizione prolungata a queste sostanze può anche aumentare il rischio di cancro ai polmoni e altre malattie croniche.
La crescente incidenza degli incendi boschivi, in gran parte attribuibile al cambiamento climatico, solleva quindi un serio problema di salute pubblica. La necessità di mitigare gli effetti del riscaldamento globale diventa sempre più urgente, non solo per preservare la biodiversità e gli ecosistemi, ma anche per proteggere la salute umana.
Un’emergenza globale
L’aumento dei decessi legati al fumo degli incendi boschivi è un campanello d’allarme che non possiamo ignorare. Il cambiamento climatico sta avendo un impatto significativo sulla salute pubblica, e dobbiamo agire con urgenza per mitigare gli effetti del riscaldamento globale. Le politiche di prevenzione degli incendi, la gestione sostenibile delle foreste e la riduzione delle emissioni di gas serra sono misure essenziali per affrontare questa emergenza globale.