L’allerta di Microsoft: interferenze elettorali in aumento
Con le elezioni americane in programma per il 5 novembre, la divisione sicurezza di Microsoft ha lanciato un allarme riguardo all’intensificarsi degli sforzi di interferenza da parte di Russia, Iran e Cina. Il rapporto evidenzia come questi attori stiano cercando di influenzare la tornata elettorale e indebolire il processo democratico.
L’analisi di Microsoft si concentra in particolare sulle attività russe, che continuano a integrare l’intelligenza artificiale generativa nei loro contenuti e ad aumentare la diffusione di deepfake, soprattutto riguardanti la candidata vicepresidente Kamala Harris.
Deepfake e disinformazione: gli strumenti della propaganda russa
Il rapporto descrive diversi esempi di deepfake che ritraggono Kamala Harris in situazioni false e diffamatorie. In un video, la candidata viene mostrata mentre fa commenti dispregiativi sull’ex presidente Donald Trump. In un altro, viene accusata di bracconaggio illegale in Zambia. Infine, un altro video ha diffuso disinformazione sul candidato alla vicepresidenza democratica Tim Walz, ottenendo più di 5 milioni di visualizzazioni su X nelle prime 24 ore.
Sebbene la maggior parte di questi video abbia ricevuto un coinvolgimento minimo, il rapporto sottolinea come la Russia stia continuando a utilizzare contenuti tradizionali e generati dall’IA per influenzare il pubblico statunitense e alimentare la discordia politica. Inoltre, si registra uno spostamento della strategia di pubblicazione da Telegram a X per raggiungere un pubblico più ampio.
Iran e Cina: altri attori in gioco
Il rapporto di Microsoft non si limita a evidenziare le attività russe. Anche gruppi iraniani stanno intensificando i preparativi per consentire operazioni di influenza informatica, mentre attori cinesi stanno diffamando i repubblicani critici nei confronti di Pechino.
L’analisi di Microsoft fornisce un quadro preoccupante delle strategie di interferenza elettorale in atto. L’uso di deepfake e di intelligenza artificiale generativa rappresenta una nuova sfida per la sicurezza informatica e per la difesa del processo democratico.
La sfida della disinformazione nell’era digitale
La crescente diffusione di deepfake e di disinformazione online rappresenta una seria minaccia per la democrazia. L’uso di tecnologie avanzate per manipolare l’opinione pubblica richiede un’azione coordinata da parte dei governi, delle aziende tecnologiche e dei cittadini per contrastare la disinformazione e proteggere il processo elettorale.