Scaroni: “Danno da decisione del sindaco di Bologna”
Il presidente del Milan Paolo Scaroni ha espresso la sua contrarietà alla decisione del sindaco di Bologna Matteo Lepore di non consentire la disputa di Bologna-Milan a porte chiuse, affermando che la decisione ha creato un danno al club. “Siamo rispettosi della decisione di un’istituzione ma questa decisione ci ha creato un danno”, ha dichiarato Scaroni, aggiungendo: “Ci sono i presupposti per mettere in dubbio la decisione del sindaco di Bologna. Tutte le decisioni possono essere suscettibili di dubbi sulla legittimità delle ordinanze. Stiamo esaminando. Non abbiamo intenzione di rimanere inerti. Il danno c’è”.
Possibile impugnazione dell’ordinanza
Il presidente rossonero ha poi lasciato intendere che il club sta valutando la possibilità di impugnare l’ordinanza del sindaco di Bologna: “Stiamo esaminando” ha detto Scaroni, “Non abbiamo intenzione di rimanere inerti”. La decisione del sindaco Lepore, infatti, ha suscitato la disapprovazione del Milan, che si è visto negare la possibilità di disputare la partita a porte chiuse, una soluzione che avrebbe consentito di contenere il rischio di diffusione del virus e di garantire la sicurezza di tutti i partecipanti.
Il contesto della decisione
La decisione del sindaco di Bologna è stata presa in un contesto di crescente preoccupazione per la diffusione del virus Covid-19. Il Comune di Bologna, infatti, ha registrato un aumento significativo dei contagi nelle ultime settimane, e il sindaco Lepore ha ritenuto necessario adottare misure restrittive per contenere la diffusione del virus. La decisione di non consentire la disputa di Bologna-Milan a porte chiuse è stata quindi presa in considerazione di questo contesto e in base a una valutazione del rischio che ha portato il sindaco a ritenere che la partita avrebbe potuto contribuire alla diffusione del virus.
Considerazioni personali
La decisione del sindaco di Bologna è stata sicuramente presa con l’obiettivo di tutelare la salute pubblica, ma è comprensibile la delusione del Milan, che si è visto negare la possibilità di disputare la partita a porte chiuse. La questione è complessa e richiede un bilanciamento tra il diritto alla salute e il diritto allo sport. La decisione del Milan di valutare la possibilità di impugnare l’ordinanza è un segnale che il club non intende accettare passivamente la situazione, e che ritiene di avere argomenti validi per sostenere la propria posizione. Sarà interessante vedere come si evolverà la situazione e quale sarà l’esito della valutazione del Milan.