Un attacco mirato a un simbolo della città
L’esercito russo ha colpito l’edificio Derzhprom, un iconico edificio in stile costruttivista sovietico situato nella città nordorientale di Kharkiv. Il governatore locale, Oleg Synegoubov, ha denunciato l’attacco su Telegram, affermando che è stato effettuato un “raid diretto” sull’edificio, costruito nel 1928. Le foto pubblicate mostrano un buco nella facciata, finestre e interni distrutti. Il governatore ha definito l’attacco un “atto di terrorismo russo”, sottolineando che gli occupanti hanno colpito “un simbolo emblematico della città”.
Danni e vittime
L’attacco, che secondo le prime informazioni è stato condotto con bombe guidate, ha provocato il ferimento di almeno sei persone. Oltre al Derzhprom, anche un edificio vicino è stato danneggiato. Derzhprom, un gruppo di edifici amministrativi collegati da passerelle e con un’altezza massima di 13 piani, è considerato il primo grattacielo sovietico. Il sito è candidato per essere incluso nella lista del patrimonio mondiale dell’Unesco.
Un precedente attacco
L’edificio Derzhprom aveva già subito lievi danni durante un attacco missilistico nel gennaio di quest’anno. Questo recente attacco rappresenta un’ulteriore escalation della violenza nella regione, che sta subendo pesanti bombardamenti da parte dell’esercito russo.
Un attacco simbolico
L’attacco al Derzhprom non è solo un atto di violenza fisica, ma anche un attacco simbolico al patrimonio culturale e all’identità ucraina. Colpire un edificio così importante, che rappresenta un pezzo di storia e di architettura sovietica, ha un significato profondo. Questo atto testimonia la brutalità e la spietatezza della guerra, che non risparmia nemmeno i simboli culturali e storici.