Il divieto dell’Unrwa in Israele: un pericoloso precedente
Il Parlamento israeliano ha votato per vietare le attività dell’Unrwa, l’agenzia delle Nazioni Unite per i profughi palestinesi, in Israele. Il capo dell’agenzia, Philippe Lazzarini, ha espresso la sua preoccupazione, definendo la decisione un “pericoloso precedente”. Lazzarini ha denunciato l’ultimo episodio di “una campagna in corso per screditare” l’Unrwa, che è il principale attore delle operazioni umanitarie nella Striscia di Gaza. Secondo Lazzarini, il divieto “aggrava ancor di più la sofferenza dei palestinesi” nel territorio, devastato da un anno di guerra tra Israele e Hamas.
L’Unrwa e la sua missione
L’Unrwa è stata fondata nel 1949 con l’obiettivo di fornire assistenza ai profughi palestinesi in seguito alla guerra arabo-israeliana del 1948. L’agenzia opera in cinque territori: Giordania, Libano, Siria, Cisgiordania e Striscia di Gaza. Il suo mandato principale è quello di fornire assistenza umanitaria, come cibo, acqua, assistenza medica e istruzione, ai profughi palestinesi. L’Unrwa è stata spesso criticata da Israele, che accusa l’agenzia di perpetuare il problema dei profughi palestinesi e di sostenere il terrorismo. Tuttavia, l’Unrwa è considerata un’organizzazione vitale per i palestinesi, che si affidano all’agenzia per i servizi essenziali.
Le implicazioni del divieto
Il divieto delle attività dell’Unrwa in Israele ha importanti implicazioni per la popolazione palestinese. L’Unrwa fornisce servizi essenziali a milioni di palestinesi, che si affidano all’agenzia per il cibo, l’acqua, l’assistenza medica e l’istruzione. Il divieto potrebbe portare a una grave crisi umanitaria nella Striscia di Gaza, già in condizioni di estrema povertà e instabilità. Inoltre, il divieto potrebbe essere visto come un segnale di una crescente ostilità da parte di Israele nei confronti dei palestinesi, con conseguenze negative per il processo di pace.