Un furto che colpisce al cuore
Nella notte tra sabato e domenica, un furto ha colpito La locanda del Giullare a Trani, un ristorante che offre lavoro a dodici ragazzi con diverse abilità, tra cui ritardi mentali, sindrome di Down e disturbi dello spettro autistico. I ladri hanno portato via le casse audio, i microfoni, diverse bottiglie di vino e hanno danneggiato il registratore di cassa. Ma il danno più grave è stato il furto delle mance dei ragazzi, custodite in un salvadanaio a forma di cappello di giullare.
“Hanno rubato di tutto, ma la cosa che ci fa più male è che hanno preso le mance dei nostri ragazzi”, ha dichiarato Cinzia Angarano, rappresentante legale della cooperativa ‘Promozione sociale e solidarietà’ che gestisce il ristorante. “Era anche scritto che erano le loro mance, ed è la cosa più inaccettabile”.
Un duro colpo per i ragazzi
Il furto ha causato grande dispiacere e un profondo senso di ingiustizia tra i ragazzi che lavorano alla locanda. “Abbiamo avvisato le loro famiglie, non abbiamo parlato con loro, ma di sicuro la prenderanno male perché quella locanda è il loro posto del cuore, lì si sono formati e lavorano con regolare contratto”, ha spiegato Cinzia Angarano. “Non sarà semplice”.
La locanda era stata chiusa per due giorni per permettere ai ragazzi di riposare, ma il furto ha costretto a rimandare la riapertura. “Troppi i danni, soprattutto morali”, ha aggiunto Cinzia Angarano.
Indagini in corso
La polizia di Stato sta indagando sul furto e ha eseguito i rilievi sul posto. “Siamo stati avvisati la scorsa notte quando è stata notata una porta della locanda aperta”, ha detto Cinzia Angarano.
La cooperativa si sta organizzando per riaprire la locanda al più presto, ma la data è ancora incerta. “Di certo domani la locanda resterà chiusa, lunedì torneremo e cercheremo di capire come fare”, ha concluso Cinzia Angarano.
Un gesto di crudeltà
Il furto alla Locanda del Giullare è un atto di crudeltà che colpisce non solo un’attività commerciale, ma soprattutto un luogo di inclusione sociale e di crescita per ragazzi con disabilità. Il furto delle mance, in particolare, è un gesto che dimostra una mancanza di rispetto e di sensibilità verso le persone più fragili. È importante che la comunità si stringa attorno ai ragazzi e alla cooperativa per aiutarli a superare questo momento difficile.