Un concerto in prima assoluta per celebrare Stockhausen
Il Festival delle Letterature Migranti ha concluso la sua decima edizione con un concerto in prima assoluta dedicato al compositore tedesco Karlheinz Stockhausen. L’evento, intitolato “Glass/Stockhausen”, è stato curato da Dario Oliveri e ha riunito allo Spazio Tre Navate ai Cantieri culturali alla Zisa tutti i linguaggi della Rassegna: musica, arti visive, teatro e letteratura. Il concerto ha visto la prima esecuzione integrale della versione per pianoforte di Ornella Cerniglia dell’opera “Tierkreis”, ispirata ai segni zodiacali. Sul palco, la stessa Cerniglia accompagnata da Luca Rinaudo per la musica elettronica e da Giuseppe Cutino, voce recitante dei testi che completano “Tierkreis” e curatore della sezione teatrale del Festival. La scenografia è stata arricchita dalla proiezione di 12 opere ispirate ai segni zodiacali realizzate dagli artisti Chantal Criniti, Elias Vitrano e Paolo Raeli nel progetto “Figli delle Stelle” di Agata Polizzi, curatrice della sezione arti visive del Festival.
Autori e artisti in scena
L’ultima giornata del Festival ha visto protagonisti autori e autrici della letteratura e del giornalismo. Tra gli altri: Antonio Franchini, premio Campiello – selezione giuria dei letterati con il romanzo “Il fuoco che ti porti dentro” (Marsilio), Marcello Sorgi, autore di San Berlinguer. L’ultimo capo del popolo comunista (Chiarelettere), Giulia Siviero, femminista, collaboratrice de Il Post, autrice di Fare Femminismo (Nottetempo), Carmelo Sardo capo redattore del TG5 alla prima presentazione pubblica del suo ultimo romanzo “Le notti senza memoria” (Bibliotheka edizioni) e l’inviato del quotidiano La Stampa Niccolò Zancan con “Antologia degli sconfitti” (Einaudi).
Un decennale di cultura e dialogo
“Il Festival delle Letterature Migranti ha compiuto dieci anni”, ha dichiarato Davide Camarrone, direttore artistico del Festival. “Dieci edizioni con centinaia di autori e artisti, di libri e opere d’arte, teatrali, musicali. Una trama ricca di letture e interpretazioni di questo tempo convulso, drammatico. Questa vocazione al dialogo segna ora nuovi traguardi, necessita di una crescita ulteriore del Festival, di nuovi appuntamenti nel corso dell’anno, di una Casa delle Letterature che sia aperta agli scambi e alle traduzioni, al centro esatto del Mediterraneo.”
Un festival che guarda al futuro
Il Festival delle Letterature Migranti ha dimostrato in questi dieci anni la sua capacità di creare un ponte tra culture diverse, promuovendo il dialogo e la comprensione reciproca. L’annuncio di una crescita ulteriore del Festival, con nuovi appuntamenti e una Casa delle Letterature, è un segnale positivo che indica la volontà di continuare a svolgere un ruolo importante nel panorama culturale italiano.