Le Borse europee in calo, petrolio in caduta libera
Le Borse europee hanno avuto un avvio positivo, ma hanno poi invertito la rotta e si sono mosse all’insegna della debolezza, con i future su Wall Street che invece restano orientati al rialzo. La lente resta sul petrolio, che è in caduta libera dopo l’attacco nel fine settimana di Israele all’Iran, che ha evitato i siti petroliferi. Il WTI cede il 5,8% a 67,6 dollari e il Brent il 5,5% a 71,8 dollari al barile. Anche il gas è in calo, con i rischi di approvvigionamento legati al conflitto in Medio Oriente che restano per ora contenuti. Ad Amsterdam, mercato di riferimento, i contratti su novembre cedono il 3,45% a 42 euro al megawattora.
Milano cede lo 0,11%, Eni e Iveco in calo
Tra le singole Piazze, Milano cede lo 0,11% con Eni che perde il 2,4% a cui si accoda anche Iveco (-1,98%). Limano poi i bancari mentre lo spread tra Btp e Bund è a 121,6 punti e il rendimento del decennale italiano che scende al 3,49%. In un listino particolarmente volatile la migliore è Nexi (+0,85%) con Recordati (+0,84) e Popolare Sondrio (+0,66%).
Francoforte e Parigi in calo, Madrid in rialzo
Francoforte perde lo 0,19% dove Volkswagen segna un -0,7% con l’allarme del consiglio di fabbrica di una possibile chiusura di almeno tre fabbriche. Parigi tiene a +0,2% insieme a Madrid (+0,3%).
L’euro si rafforza sul dollaro
Sul fronte dei cambi l’euro resta forte sul dollaro con cui scambia a 1,0818.
L’incertezza geopolitica e i mercati finanziari
L’attacco israeliano in Iran ha generato un’ondata di incertezza sui mercati finanziari. La volatilità dei prezzi del petrolio è un chiaro segnale che gli investitori sono preoccupati per le possibili conseguenze del conflitto. Il rischio è che la situazione si inasprisca ulteriormente, con possibili ripercussioni sull’economia globale. È importante monitorare con attenzione gli sviluppi della situazione geopolitica e le sue implicazioni sui mercati finanziari.