
Una immagine dell'esterno del palazzo della Borsa di Milano, 24 luglio 2012 . Piazza Affari amplia il calo e, in scia a Wall Street negativa, il Ftse Mib arriva a cedere il 2,07 per cento. Pesanti le banche con Intesa Sanpaolo che cede il 4,18%, Unicredit il 2,38% e Mps il 3,36 per cento.ANSA
Borsa di Milano in rialzo
La Borsa di Milano ha chiuso la prima seduta della settimana in positivo, con l’indice Ftse Mib in crescita dello 0,69% a 35.016 punti. L’Ftse All share ha registrato un rialzo dello 0,68% a quota 37.150. Il trend positivo si è esteso anche agli altri mercati azionari del Vecchio continente, con Madrid in testa con una crescita dello 0,9%, seguita da Parigi (+0,8%). Londra ha registrato un rialzo dello 0,5%, mentre Francoforte ha chiuso in crescita dello 0,4%. Solo Amsterdam ha registrato un calo dello 0,2%, appesantito dal crollo di Royal Philips (-16%), di cui Exor è il principale azionista, dopo aver tagliato le stime sulle vendite per l’anno in corso.
Spread e rendimento Btp
Lo spread tra Btp e Bund tedeschi a 10 anni si è mantenuto stabile, con il differenziale che ha concluso la seduta a 120 punti base contro i 121 dell’avvio. Il rendimento del prodotto del Tesoro è stato del 3,49%.
Settore Energia in calo
Il settore dell’energia è stato condizionato dal mancato attacco israeliano alle strutture petrolifere dell’Iran. Il gas ha chiuso in calo del 2,2% a 42,5 euro al Megawattora, ma soprattutto il petrolio ha ceduto oltre il 5% faticando a tenere i 68 dollari al barile.
Performance dei titoli
In Piazza Affari, le banche hanno mostrato una performance generalmente solida, con Diasorin che ha registrato il miglior risultato con un rialzo del 2,5% a 104 euro. Mediobanca è salita di mezzo punto percentuale nel giorno dell’assemblea. Tim ha chiuso in calo dello 0,4%, mentre Eni ha ceduto l’1,6% in scia al petrolio. Iveco ha perso il 2,7% finale. Nel paniere a bassa capitalizzazione, Fiera Milano ha registrato un calo dell’1,3% a 4,17 euro dopo che Enrico Pazzali, presidente di Fondazione Fiera Milano, maggiore azionista della società operativa, è stato indagato nell’ambito dell’inchiesta sulle banche dati e la sua azienda privata Equalize.
L’influenza del contesto geopolitico
La performance del settore energetico è stata fortemente influenzata dalle tensioni geopolitiche in Medio Oriente. Il mancato attacco israeliano alle strutture petrolifere dell’Iran ha portato a un calo del prezzo del petrolio, con implicazioni per l’economia globale e per il mercato azionario. Sarà interessante osservare come questa situazione evolverà nei prossimi giorni e come influenzerà le decisioni degli investitori.