Elezioni presidenziali in Uruguay: Orsi in testa, ma ballottaggio possibile
L’Uruguay si prepara a votare per eleggere il nuovo presidente e rinnovare il Parlamento. Circa 2,7 milioni di persone sono chiamate alle urne per esprimere la propria scelta.
Secondo i sondaggi, il candidato alla presidenza della coalizione di sinistra Frente Amplio, Yamandú Orsi, 57 anni, è in testa con il 44% dei consensi. Orsi è sostenuto dall’ex presidente José Mujica.
Al secondo posto si piazza Alvaro Delgado, 55 anni, del Partido Nacional (centrodestra) con il 24% dei voti.
A contendere la carica, con un margine tra il 14 ed il 17%, è l’avvocato penalista di 40 anni, Andrés Ojeda del Partido Colorado, una formazione storica nel Paese che nel tempo ha abbracciato varie ideologie.
Per diventare il successore di Luis Lacalle Pou, il candidato dovrà però ottenere più del 50% dei voti validi. Se la formazione progressista non riuscirà a raggiungere questa soglia, si troverà a disputare un secondo turno il 24 novembre, con un esito incerto.
Due referendum in gioco: pensioni e perquisizioni notturne
Oltre alle elezioni presidenziali, gli elettori uruguaiani sono chiamati a votare anche su due referendum. Il primo riguarda la riforma pensionistica, mentre il secondo verte sulle perquisizioni notturne, attualmente vietate dall’articolo 11 della Costituzione.
Un’elezione con incognite
Le elezioni in Uruguay si presentano come un momento di grande incertezza. Il ballottaggio è una possibilità concreta, e l’esito delle votazioni potrebbe avere un impatto significativo sul futuro politico ed economico del Paese. Sarà interessante osservare come si evolverà la situazione e quali saranno le decisioni che prenderanno gli elettori uruguaiani.