Israele rivendica attacco contro infrastrutture iraniane
Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha rivendicato un attacco contro infrastrutture iraniane, affermando che l’operazione ha danneggiato gravemente la capacità di difesa e la produzione di missili dell’Iran. L’attacco, secondo Netanyahu, è stato “preciso e potente”, raggiungendo tutti gli obiettivi prefissati. Il primo ministro ha aggiunto che l’operazione è stata il culmine di un “piano sistematico” messo in atto negli ultimi mesi per “tagliare i tentacoli alla piovra”.
Netanyahu: “Chi ci fa del male, noi gli facciamo del male”
Netanyahu ha lanciato un chiaro messaggio al regime di Teheran: “Chiunque ci fa del male, noi gli facciamo del male”. Le sue parole sono state pronunciate nel corso di una cerimonia per commemorare i caduti della campagna Spade di ferro, ovvero la guerra iniziata con l’attacco di Hamas il 7 ottobre.
Considerazioni sulle tensioni tra Israele e Iran
Le dichiarazioni di Netanyahu alimentano ulteriormente le tensioni già esistenti tra Israele e Iran. Il regime iraniano non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito all’attacco, ma è probabile che la risposta sia immediata e decisa. La situazione nel Medio Oriente è estremamente delicata, con il rischio di escalation militare che incombe. La comunità internazionale dovrà vigilare attentamente per evitare che la situazione degeneri in un conflitto su vasta scala.