Confermata la condanna per maltrattamenti
La Corte di appello di Trento ha confermato la condanna di sei anni e otto mesi inflitta in primo grado a una donna trentenne per maltrattamenti e lesioni ai danni dei due figli del suo compagno. La donna, all’epoca dei fatti 28enne, è stata accusata di aver picchiato e maltrattato i bambini, avuti dal compagno in una precedente relazione. Le indagini sono state avviate a seguito di una segnalazione da parte di una pediatra, che ha sollevato sospetti sui comportamenti della donna nei confronti dei minori.
Sevizie e crudeltà
Secondo quanto riportato dalla Procura, i bambini, rimasti orfani di madre, sarebbero stati vittime di “sevizie, crudeltà e comportamenti inumani” per oltre un anno. La donna avrebbe inflitto loro maltrattamenti fisici e psicologici, causando loro sofferenza e danni.
Il padre dei bambini in carcere
Il padre dei bambini, che non ha difeso i figli durante la relazione con la donna, si trova in carcere dal giugno dello scorso anno. Ha patteggiato una pena di quattro anni e otto mesi per maltrattamenti inflitti ai suoi figli. La sua condotta, che ha lasciato i bambini indifesi di fronte alle violenze della compagna, ha suscitato indignazione e preoccupazione.
La gravità del reato
La condanna confermata dalla Corte di appello di Trento rappresenta un segnale importante contro la violenza sui minori. La crudeltà inflitta ai bambini, rimasti orfani di madre e lasciati indifesi dal padre, è inaccettabile e deve essere punita con la massima severità. La sentenza dimostra la determinazione del sistema giudiziario a tutelare i minori e a garantire che i responsabili di tali crimini siano perseguiti con rigore.