Vieri smentisce le accuse di evasione fiscale e debiti bancari: “Solo falsità, denuncerò!”
veritas
2 min read
Smentita categorica e annunci di azioni legali
Christian Vieri, l’ex attaccante dell’Inter e della Nazionale, ha smentito con forza le notizie che lo accusano di evasione fiscale e debiti bancari. Attraverso il suo legale, l’avvocato Danilo Buongiorno, Vieri ha definito tali informazioni come “falsità” e ha annunciato azioni legali contro chi ha diffuso tali informazioni. Il legale ha specificato che le notizie in questione sono “apertamente diffamatorie” e che esistono “inequivocabili prove documentali” a favore del suo assistito.
La questione fiscale: una transazione consensuale
In merito alle accuse di evasione fiscale, l’avvocato Buongiorno ha chiarito che si è trattato di una “semplice transazione consensuale e volontaria” per una società di Vieri, in seguito a un “normale contenzioso” e senza alcun riconoscimento di responsabilità da parte dell’ex calciatore. La questione, ha precisato, è stata “definita e risolta da tempo”.
Nessun debito bancario, società solide
L’avvocato ha inoltre smentito categoricamente l’esistenza di debiti bancari, affermando che le società di Vieri sono “dotate di ampia solidità economica facilmente dimostrabile”. Le accuse di esposizione bancaria sono state definite “false” e “inesistenti”.
Diffida e minaccia di azioni legali
Vieri, attraverso il suo legale, ha diffidato chiunque dal diffondere informazioni false e diffamatorie, sia in merito alla sua sfera privata che societaria. In caso di reiterazione di tali accuse, l’ex calciatore si riserva di agire in sede penale per il reato di diffamazione aggravata e in sede civile per il risarcimento dei danni.
La tutela della reputazione e la diffusione di informazioni
La vicenda evidenzia l’importanza della tutela della reputazione e la delicatezza della diffusione di informazioni, soprattutto quando si tratta di personaggi pubblici. È fondamentale che le notizie siano verificate con accuratezza e che si rispetti il diritto alla privacy e alla presunzione di innocenza. La diffusione di informazioni false e diffamatorie può avere conseguenze gravi per le persone coinvolte e per la società in generale.
