La protesta dei balneari e l’incontro con Meloni
L’urlo “Ci hai traditi!” ha risuonato nell’auditorium di Genova, dove Giorgia Meloni teneva un comizio a sostegno di Marco Bucci. La protesta è arrivata da un gruppo di rappresentanti del mondo balneare, delusi dalla riforma che obbliga a mettere a gara le concessioni entro giugno 2027. La premier, interrompendo il suo discorso, ha promesso un incontro con i manifestanti. Al termine del comizio, Meloni ha incontrato una delegazione di imprenditori e lavoratori del settore, rappresentanti di diverse sigle come Fiba balneari Confesercenti, Assobalneari e Base Balneare.
L’incontro è stato mediato per evitare che la contestazione rovinasse il clima del comizio. Alla fine, Meloni ha accettato di ricevere i rappresentanti del settore in modo più strutturato a Palazzo Chigi per sviluppare una strategia futura. Fabrizio Licordari di Assobalneari ha spiegato che la delegazione ha chiesto di individuare un provvedimento per congelare le situazioni di gara partite prima del decreto legge. Meloni ha risposto che studierà questa possibilità.
La riforma e le critiche
Lunedì, le commissioni Finanze e Giustizia della Camera esamineranno gli emendamenti alla riforma. Circoli sportivi e attività ricreative no profit saranno esclusi dall’applicazione della direttiva Bolkestein. Non c’è ottimismo sulla possibilità di estendere gli indennizzi, previsti dal decreto anti-infrazioni Ue solo per gli investimenti degli ultimi 5 anni o non ancora ammortizzati.
Il deputato di FdI Riccardo Zucconi ha avvertito che “Così non basta. Va trovato assolutamente un modo per riconoscere effettivamente il valore delle aziende dei concessionari uscenti”.
Le tensioni e il futuro incerto
I margini concessi dalla Commissione europea per modificare il decreto sono stretti. La riforma è contestata dal mondo balneare, convinto che il governo non abbia rispettato le promesse elettorali, fra cui proroghe delle concessioni e prelazioni.
“C’è esasperazione”, osserva Licordari. E c’è fiducia in Meloni? “Gliela abbiamo data in cabina elettorale e vogliamo dargliela”, ha concluso, “ma servono risultati”.
Un futuro incerto per il settore balneare
L’incontro tra Meloni e i rappresentanti del settore balneare è un segnale di apertura da parte del governo, ma non risolve le tensioni e le preoccupazioni del settore. La riforma, pur con le modifiche previste, rischia di lasciare molti operatori con un futuro incerto. Il governo dovrà dimostrare di essere in grado di trovare soluzioni concrete per il settore, salvaguardando il lavoro e gli investimenti degli operatori, e rispettando le promesse elettorali fatte in campagna elettorale.