Sfida a Genova: Meloni e Schlein si confrontano su Garibaldi e antifascismo
La campagna elettorale per le elezioni regionali in Liguria si è infiammata con un doppio comizio a Genova, che ha visto Giorgia Meloni ed Elly Schlein confrontarsi su temi cruciali come l’antifascismo e la storia d’Italia. La premier, in un lungo elogio dei risultati del suo governo, ha paragonato l’andamento dell’occupazione a quello dei tempi di Garibaldi, affermando che non è mai andato così bene “dai tempi in cui Garibaldi ha unito l’Italia”. Questa affermazione ha offerto il fianco alle critiche della leader del PD, che ha risposto dal palco del Teatro Politeama invitando Meloni a “lasciare stare gli eroi repubblicani come Garibaldi” e a pensare invece ai suoi “amici nostalgici repubblichini”. Schlein ha anche sottolineato che “la nostra Costituzione è antifascista e lo rivendichiamo anche per chi ci ha giurato sopra e fatica a dirsi antifascista”.
Lo scontro sul Ponte Morandi: Tajani e Conte si accusano a vicenda
La sfida si è estesa anche al tema del Ponte Morandi, con uno scontro verbale tra Antonio Tajani e Giuseppe Conte. Tajani ha affermato che “se si fosse costruita la Gronda magari non sarebbe caduto”, una frase che è stata tacciata come “indegna” dal leader del M5S. Conte ha replicato con veemenza, accusando Tajani di “proteggere gli amichetti” e affermando che il crollo del ponte è avvenuto per colpa di chi “non ha fatto la manutenzione”. Il leader M5S ha anche ricordato che “il modello Genova di Bucci” altro non è che “il decreto Morandi firmato da noi”.
Le altre scaramucce della campagna elettorale
La chiusura delle due campagne elettorali di centrodestra e centrosinistra è stata un susseguirsi di piccole, grandi scaramucce. Meloni e Matteo Salvini non hanno mancato di ricordare la gaffe del candidato del centrosinistra, Andrea Orlando, che qualche giorno fa ha parlato di “cinque province” liguri. “Ciao anche alla quinta provincia di cui noi gente ignorante di destra non sapevamo l’esistenza”, ha detto ironica la premier aprendo il suo intervento, mentre poco prima il leader leghista aveva prospettato per il centrodestra una vittoria “in tutte e quattro le province, la quinta la lasciamo a Orlando…”.
Considerazioni sulla campagna elettorale in Liguria
La campagna elettorale per le elezioni regionali in Liguria si sta rivelando particolarmente accesa, con un clima di forte contrapposizione tra i due schieramenti. Le dichiarazioni dei leader politici si concentrano su temi identitari e storici, con un’enfasi particolare sull’antifascismo e sulla responsabilità per il crollo del Ponte Morandi. La retorica utilizzata da entrambi i fronti rischia di alimentare divisioni e tensioni, senza affrontare in modo approfondito le reali problematiche del territorio e le proposte concrete per il futuro della Liguria.