Sequestro e minacce di morte a Torino
Un ragazzo di origini cinesi è stato sequestrato e minacciato di morte per tre giorni a Torino per farsi restituire 60mila euro. La polizia della questura di Torino ha eseguito otto misure cautelari, di cui tre arresti domiciliari e cinque obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria, nei confronti di altrettanti cittadini cinesi accusati di sequestro di persona, esercizio arbitrario delle proprie ragioni e lesioni in concorso.
I fatti risalgono alla sera del 31 dicembre scorso: quel giorno il ragazzo proveniente da Milano, seguendo le indicazioni di un creditore con il quale doveva incontrarsi, si è recato alla stazione Fermi della metropolitana di Torino. Qui è stato aggredito da un gruppo di persone, che lo hanno rapinato, poi è stato portato in uno stanzino di un ristorante, denudato e trattenuto per un’ora prima di essere caricato su un’auto e trasportato nel Cuneese, dove è stato tenuto per tre giorni.
Le torture e le minacce
Al ragazzo, legato e imbavagliato, sono state scattate fotografie da inviare ai familiari, mentre gli è stato detto che sarebbe stato rilasciato solo quando avesse sottoscritto una dichiarazione di riconoscimento del debito nei loro confronti. Le minacce di morte sono state continue, e il ragazzo è stato sottoposto a diverse torture fisiche e psicologiche.
Le indagini e le misure cautelari
Quando il ragazzo ha sottoscritto la dichiarazione, è stato liberato ed è andato in ospedale a Milano, mentre sono partite le indagini della squadra mobile di Torino, che hanno portato all’esecuzione delle otto misure cautelari. Le indagini sono state complesse e hanno richiesto un’attenta analisi dei filmati di sicurezza e delle testimonianze. Il lavoro della polizia è stato fondamentale per identificare i responsabili e portare alla luce questa grave vicenda.
Riflessioni sul sequestro e la violenza
Questo caso evidenzia la crescente criminalità organizzata che opera sul territorio italiano, con metodi sempre più violenti e spietati. Il sequestro di persona e le minacce di morte sono crimini gravissimi che non possono essere tollerati. È importante che le autorità continuino a combattere la criminalità organizzata e a garantire la sicurezza dei cittadini. È necessario anche un’azione di prevenzione e di sensibilizzazione per contrastare la diffusione di questo tipo di crimini.