Sequestro di due ristoranti a Villaricca
I militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli hanno sequestrato due ristoranti a Villaricca, in provincia di Napoli, con un valore commerciale complessivo di 600mila euro. I locali, “Pacos novantapuntoventi” e “1Q84”, sono riconducibili a Francesco Ferrara, elemento di spicco del clan Ferrara-Cacciapuoti, arrestato lo scorso anno e attualmente detenuto a Vicenza.
Il sequestro è stato disposto dal gip di Napoli su richiesta della Dda (pm Maria Sepe e Simona Rossi) nell’ambito di indagini che hanno già consentito di contestare a Ferrara, già rinviato a giudizio, il reato di associazione mafiosa.
Il “Pacos novantapuntoventi” è un ristorante che vanta una media di 400 coperti a sera nel weekend e circa 120 nei restanti giorni della settimana. Il “1Q84”, invece, è un ristorante di cucina giapponese.
Gli accertamenti patrimoniali sono stati eseguiti dagli investigatori del Gico, che hanno individuato le società che gestiscono i due locali, intestate a prestanome, come frutto delle attività illecite del clan Ferrara-Cacciapuoti.
Le quote, i complessi aziendali e i patrimoni sociali delle imprese sono stati sequestrati e affidati ad un amministratore giudiziario nominato dal Tribunale.
Il clan Ferrara-Cacciapuoti
Secondo le indagini coordinate dalla procura antimafia partenopea, il clan Ferrara-Cacciapuoti è un gruppo malavitoso “bicefalo”. La famiglia Ferrara è ritenuta la frangia “a vocazione spiccatamente imprenditoriale, in particolare nel settore dell’edilizia, della ristorazione, degli idrocarburi e della commercializzazione di generi alimentari”.
Le indagini hanno evidenziato come le società che gestiscono i due ristoranti sarebbero state acquistate con i proventi delle attività illecite del clan, confermando il legame tra criminalità organizzata e attività imprenditoriali.
Riflessioni sul sequestro
Il sequestro dei due ristoranti a Villaricca rappresenta un duro colpo al clan Ferrara-Cacciapuoti e dimostra la determinazione delle forze dell’ordine nel contrastare il fenomeno mafioso. L’indagine evidenzia come la criminalità organizzata si infiltri in diversi settori economici, in questo caso nella ristorazione, con l’obiettivo di riciclare i proventi delle attività illecite. Il sequestro dei beni rappresenta un segnale importante per la lotta alla criminalità organizzata e per la tutela della legalità.