‘Ombre Quotidiane’: Un Dialogo tra Arte e Riflessione
Dal 26 ottobre al 20 novembre, la Galleria Kayros Contemporary art di Roma, in Via Giulia 8, ospita la mostra ‘Ombre Quotidiane’, un’esposizione che presenta le opere di Costanza Gherardi e Fabio Orlanducci. L’esposizione, presentata dalla Società Lunare di Andrea Fogli, è un’occasione per riflettere sulle ombre che ci circondano, non solo come semplici elementi visivi, ma come metafore della complessità della vita.
Costanza Gherardi, con la sua opera ‘Rimpianto elettrico’, realizzata con tecniche miste, matite e pastelli su carta, esplora il tema del rimpianto, un’emozione che spesso si nasconde nelle pieghe del quotidiano. La sua opera, attraverso il linguaggio del disegno, invita il pubblico a riflettere sulle emozioni che ci accompagnano nella vita, le luci e le ombre che ne definiscono il percorso.
Fabio Orlanducci, da quarantacinque anni impegnato nella sperimentazione fotografica, presenta invece una serie di nuovi lavori su foglia d’argento dal titolo ‘L’universo è noi e noi siamo l’universo’. Le sue opere, caratterizzate da un’intensa ricerca formale e concettuale, invitano il pubblico a riflettere sul rapporto tra l’uomo e l’universo, sul legame profondo che ci unisce al cosmo.
La mostra ‘Ombre Quotidiane’ si presenta come un dialogo tra due artisti che, pur con linguaggi e prospettive diverse, condividono un’intensa ricerca sul tema del quotidiano. Le opere di Gherardi e Orlanducci si confrontano e si completano, creando un percorso espositivo ricco di stimoli e riflessioni.
L’Interpretazione di Andrea Fogli
Andrea Fogli, curatore della mostra, offre un’interpretazione profonda del titolo ‘Ombre Quotidiane’, sottolineando come le ombre non siano sempre familiari, anzi, spesso nascondono le luci che le generano. Il curatore invita il pubblico a guardare oltre il grigio del quotidiano, a scoprire le luci e le ombre che si nascondono nella vita di tutti i giorni, a vedere il contrasto come un’opportunità di crescita e di scoperta.
“Le ombre quotidiane – spiega Andrea Fogli – non sono poi tanto familiari. Non lo sono in quanto nascondono le luci che pur le generano, almeno, in senso simbolico o esistenziale, come loro contraltare, e non lo sono perché siamo troppo portati – è la gravità dei giorni e delle relazioni – a vedere nient’altro che uniforme grigio, e quindi a non vedere. È dal contrasto, dalla luce che a volte affiora e si posa e dall’ombra che affligge a volte come rimpianto, che può snodarsi una visione taglia lacci, una visione che snoda i nodi e finalmente ci porta al piano di sopra, oltre la gravità orizzontale del grigio (“piano di sopra” è anche quello di sotto, diciamo una cantina, che comunque ci innalza oltre l’ordinario)”.
Un’Esposizione di Contrasto e Riflessione
La mostra ‘Ombre Quotidiane’ si presenta come un’esposizione di contrasto e riflessione. Da un lato, l’installazione di ‘posate’ su argento di Fabio Orlanducci, un’opera che richiama l’attenzione sul mondo materiale e sulla quotidianità. Dall’altro, l’indagine di Costanza Gherardi sul cosmo e sul paesaggio, un’opera che invita a guardare oltre il quotidiano, a riflettere sul nostro posto nell’universo.
La mostra ‘Ombre Quotidiane’ è un’occasione per riflettere sulle ombre che ci circondano, non solo come semplici elementi visivi, ma come metafore della complessità della vita. Un’esposizione che invita il pubblico a guardare oltre il grigio del quotidiano, a scoprire le luci e le ombre che si nascondono nella vita di tutti i giorni, a vedere il contrasto come un’opportunità di crescita e di scoperta.
Un’esplorazione del quotidiano
La mostra ‘Ombre Quotidiane’ rappresenta un’interessante esplorazione del quotidiano, attraverso due linguaggi artistici diversi. L’approccio di Costanza Gherardi, con il suo ‘Rimpianto elettrico’, si concentra sulle emozioni e sui sentimenti che si celano dietro la vita di tutti i giorni, mentre Fabio Orlanducci, con la sua serie ‘L’universo è noi e noi siamo l’universo’, ci invita a riflettere sulla nostra posizione nell’universo, sul legame profondo che ci unisce al cosmo. La mostra offre un’occasione per riflettere sul significato del quotidiano, sulle ombre e le luci che lo compongono, e sul nostro posto nel mondo.