L’idea di un biglietto d’ingresso a Notre-Dame
La ministra della Cultura francese, Rachida Dati, ha avanzato la proposta di far pagare un biglietto d’ingresso di 5 euro ai turisti che desiderano visitare la cattedrale di Notre-Dame. L’idea è stata lanciata in un’intervista a Le Figaro, in cui la Dati ha spiegato che la tariffa simbolica sarebbe destinata a finanziare un “grande piano di salvaguardia del patrimonio religioso” in tutta la Francia. La ministra ha stimato che la misura potrebbe generare 75 milioni di euro all’anno. La proposta prevede che messe e servizi religiosi rimangano gratuiti.
Le reazioni alla proposta di Dati
La proposta della Dati ha suscitato reazioni contrastanti. Alcuni, come il vicesindaco di Parigi Frédéric Hocquard, si sono opposti al pagamento dell’ingresso, richiamando la legge del 1905 che garantisce la gratuità degli edifici religiosi. La Tribune de l’Art, un sito specializzato nel patrimonio artistico parigino, ha ricordato come la Chiesa si sia sempre opposta a questa misura. Anche la Conferenza delle Chiese di Francia si era espressa contro un ingresso a pagamento nel 2017. A sostegno della proposta di Dati si sono schierati esponenti della destra, come Jean Laussucq, deputato di Ensemble, e Valérie Pécresse, presidente della Regione Ile-de-France. La sinistra, invece, si è mostrata contraria. Pierre Ouzoulias, storico e vicepresidente del Senato, ha definito Notre-Dame un “pezzo essenziale della nostra storia” e ha criticato la “privatizzazione” del monumento. Anche il senatore socialista Rémi Féraud ha espresso la sua contrarietà alla proposta.
Il dibattito sulla gratuità degli edifici religiosi
La proposta di Dati ha riaperto il dibattito sulla gratuità degli edifici religiosi. Da un lato, si argomenta che la gratuità è un principio fondamentale che garantisce l’accesso a tutti, indipendentemente dalle loro convinzioni religiose o dal loro status sociale. Dall’altro, si sostiene che la conservazione del patrimonio religioso richiede un finanziamento adeguato e che un biglietto d’ingresso potrebbe contribuire a garantire la manutenzione degli edifici. Il dibattito si concentra anche sul ruolo di Notre-Dame come simbolo nazionale. Alcuni sostengono che la cattedrale appartiene a tutti i francesi e che la sua accessibilità dovrebbe essere garantita a tutti. Altri, invece, ritengono che un biglietto d’ingresso potrebbe contribuire a preservare il monumento per le generazioni future.
Un dibattito complesso e delicato
La proposta di Dati solleva un dibattito complesso e delicato, che coinvolge questioni di principio, di finanziamento e di identità nazionale. È comprensibile la preoccupazione di chi teme la “privatizzazione” di un simbolo così importante, ma è anche importante considerare le necessità di conservazione e manutenzione del patrimonio religioso. La soluzione ideale potrebbe essere un compromesso che garantisca l’accessibilità a tutti, ma che allo stesso tempo assicuri un finanziamento adeguato per la conservazione di Notre-Dame e di altri edifici religiosi.