L’incontro tra l’avvocato Severino e il procuratore Rossi
L’avvocata Paola Severino, tra i legali di Intesa Sanpaolo, ha incontrato questa mattina il procuratore di Bari, Roberto Rossi, titolare dell’inchiesta che vede indagato Vincenzo Coviello, ex dipendente della banca, per accesso abusivo ai sistemi informatici e tentato procacciamento di notizie concernenti la sicurezza dello Stato. L’incontro si inserisce nel contesto di un’indagine complessa che ha scosso l’opinione pubblica e sollevato interrogativi sulla sicurezza dei dati dei clienti di Intesa Sanpaolo.
L’indagine su Vincenzo Coviello
Vincenzo Coviello, 52enne di Bitonto (Bari), è accusato di aver spiato i conti di migliaia di clienti di Intesa Sanpaolo, tra cui la premier Giorgia Meloni, alcuni ministri e personaggi del mondo della politica, dello sport e dello spettacolo. Gli accessi abusivi, secondo l’accusa, sarebbero avvenuti tra febbraio 2022 e aprile 2024. L’indagine, condotta dalla Procura di Bari, ha portato al sequestro dei dispositivi di Coviello, che sono ora al vaglio dei consulenti informatici.
La posizione di Intesa Sanpaolo
Intesa Sanpaolo è indagata in base alla legge sulla responsabilità amministrativa delle persone giuridiche per non aver segnalato tempestivamente gli accessi abusivi. L’istituto, che ha collaborato con gli inquirenti, ha affermato di aver informato l’autorità giudiziaria al termine di un “processo esteso e accurato” per ricostruire quanto avvenuto. In seguito allo scandalo, Intesa Sanpaolo ha creato la nuova area di governo ‘Chief Security Officer’, affidandola all’ex generale dei carabinieri Antonio De Vita.
Considerazioni sul caso
Il caso Coviello solleva una serie di interrogativi sulla sicurezza dei dati personali e sulla responsabilità delle istituzioni finanziarie. La tempestività nella segnalazione di accessi abusivi è fondamentale per prevenire danni e proteggere i clienti. L’indagine in corso dovrà chiarire se Intesa Sanpaolo ha agito correttamente e se le misure adottate per rafforzare la sicurezza siano sufficienti. La vicenda evidenzia l’importanza di un’attenta vigilanza sui sistemi informatici e di una maggiore trasparenza da parte delle istituzioni finanziarie.