Il Consiglio regionale ricorre in giudizio
L’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia ha deliberato all’unanimità di ricorrere in giudizio contro la sentenza del Tar che aveva accolto il ricorso della Danieli sull’accesso ai nominativi dei firmatari della petizione contro la realizzazione dell’acciaieria. La decisione è stata presa durante un’apposita riunione tenutasi a Trieste e comunicata dal presidente del Consiglio regionale, Mauro Bordin.
Il presidente Bordin ha sottolineato che si tratta di un’indicazione rivolta alla Giunta regionale, che avrà l’ultima parola sull’eventuale ricorso. La decisione è stata assunta con convinzione, grazie anche alle argomentazioni giuridiche presentate dal segretario generale.
La petizione in questione era stata presentata da cittadini contrari alla realizzazione di un’acciaieria, e la Danieli aveva richiesto l’accesso ai nominativi dei firmatari. Il Tar aveva accolto il ricorso della Danieli, ma il Consiglio regionale ha deciso di impugnare la sentenza.
Il caso Danieli
La vicenda riguarda la Danieli, azienda siderurgica con sede a Buttrio, in provincia di Udine. L’azienda aveva presentato un ricorso al Tar per ottenere l’accesso ai nominativi dei firmatari di una petizione contro la realizzazione di un’acciaieria. Il Tar aveva accolto il ricorso della Danieli, ma il Consiglio regionale del Fvg ha deciso di impugnare la sentenza.
La petizione in questione era stata presentata da cittadini contrari alla realizzazione di un’acciaieria, e la Danieli aveva richiesto l’accesso ai nominativi dei firmatari. Il Consiglio regionale ha ritenuto che la sentenza del Tar fosse errata e ha deciso di ricorrere in giudizio.
Considerazioni
La decisione del Consiglio regionale di ricorrere in giudizio contro la sentenza del Tar solleva importanti questioni relative alla tutela della privacy e al diritto di petizione. Il Consiglio regionale ha ritenuto che la sentenza del Tar fosse errata e che la Danieli non avesse diritto di accesso ai nominativi dei firmatari della petizione.
La decisione del Consiglio regionale potrebbe avere un impatto significativo sulla giurisprudenza in materia di diritto di petizione e sulla tutela della privacy. Sarà interessante vedere come la Corte di giustizia amministrativa si pronuncerà sul ricorso del Consiglio regionale.