Trump fa marcia indietro sul voto anticipato
Donald Trump ha fatto un annuncio sorprendente durante un’intervista radiofonica su Fox News: voterà in anticipo per le elezioni presidenziali USA. Questa dichiarazione rappresenta una vera e propria retromarcia rispetto alle sue precedenti affermazioni, che risalgono al 2020, in cui metteva in discussione il voto per corrispondenza, sostenendo che causasse “caos e confusione” e rendesse le elezioni vulnerabili ai brogli e alle interferenze straniere.
Sebbene Trump abbia ammesso di avere ancora dei sentimenti contrastanti sul voto anticipato, ha sottolineato l’importanza di votare, incoraggiando i suoi sostenitori a fare lo stesso: “La cosa principale è che dovete uscire e dovete votare, anch’io voterò in anticipo”.
Questo cambio di rotta da parte di Trump potrebbe avere un impatto significativo sulla campagna elettorale, soprattutto considerando la sua influenza sul suo elettorato. Il suo precedente scetticismo sul voto per corrispondenza aveva spinto molti repubblicani a preferire il voto di persona, mentre la campagna di Harris aveva incoraggiato gli elettori democratici a utilizzare il voto anticipato in modo più aggressivo.
Il voto anticipato in crescita negli USA
Secondo i dati riportati da Nbc News, sono già 21 milioni e mezzo di americani che hanno votato per le presidenziali USA, sia di persona che per posta. Tra gli elettori registrati, il 45% dei democratici, il 38% dei repubblicani e il 17% degli indipendenti hanno già espresso la propria preferenza tra Donald Trump e Kamala Harris.
La campagna di Harris ha spinto affinché gli elettori democratici utilizzassero il voto anticipato in modo più aggressivo, vedendolo come una tattica per aiutare a raccogliere voti prima del giorno delle elezioni. La strategia sembra aver avuto successo, con i democratici che hanno superato i repubblicani nel numero di voti anticipati espressi.
Le implicazioni del cambio di rotta di Trump
Il cambio di rotta di Trump sul voto anticipato potrebbe avere diverse implicazioni per la campagna elettorale. Da un lato, potrebbe incoraggiare i suoi sostenitori a votare in anticipo, aumentando il numero di voti repubblicani espressi prima del giorno delle elezioni. Dall’altro, potrebbe rafforzare la legittimità del voto per corrispondenza, contrastando la sua precedente retorica che lo dipingeva come un sistema vulnerabile ai brogli.
È importante ricordare che il voto per corrispondenza è una pratica consolidata negli Stati Uniti, e che la sua sicurezza è stata ampiamente verificata. Le affermazioni di Trump sul voto per corrispondenza sono state ampiamente contestate, e molti esperti hanno sottolineato la mancanza di prove a sostegno delle sue accuse.
La decisione di Trump di votare in anticipo potrebbe essere interpretata come un tentativo di ridurre le tensioni intorno al voto per corrispondenza, e di incoraggiare la partecipazione alle elezioni. Tuttavia, è anche possibile che questa mossa sia dettata da una strategia politica più ampia, che mira a influenzare il risultato delle elezioni.