Lo sciopero della Boeing continua
Il più grande sindacato della Boeing, l’Associazione internazionale dei macchinisti e dei lavoratori aerospaziali (Iamaw), ha annunciato l’estensione dello sciopero dopo che i suoi membri hanno respinto il contratto di lavoro provvisorio proposto dall’azienda. Il voto, che ha visto il 64% dei lavoratori votare contro la proposta, è stato un duro colpo per la Boeing, che sta già affrontando sfide significative. Il contratto, il secondo bocciato dai lavoratori, è stato respinto con un ampio margine, il 64%, secondo l’Iamaw che rappresenta circa 33.000 operai. “La proposta non è stata giudicata adeguata dai nostri iscritti”, ha detto il suo presidente Jon Holden.
Una battuta d’arresto per il nuovo amministratore delegato
La decisione dei lavoratori rappresenta una battuta d’arresto per il nuovo amministratore delegato Kelly Ortberg, che ha assunto la guida dell’azienda a gennaio 2023. Ortberg sta cercando di ripristinare la reputazione di Boeing, che è stata danneggiata da una serie di incidenti e scandali negli ultimi anni. Lo sciopero, che è iniziato a giugno, ha già causato ritardi nella produzione e ha contribuito a un calo delle azioni di Boeing. La situazione sta diventando sempre più critica per l’azienda, che deve affrontare la crescente concorrenza da parte di altri costruttori aerospaziali.
Le sfide per la Boeing
Lo sciopero è solo uno degli ostacoli che la Boeing deve affrontare. L’azienda sta cercando di riprendersi da una serie di incidenti e scandali che hanno colpito la sua reputazione, tra cui gli incidenti con i Boeing 737 MAX e le accuse di corruzione in Brasile. Inoltre, la Boeing sta affrontando una crescente concorrenza da parte di altri costruttori aerospaziali, come Airbus. La situazione è complessa e la Boeing dovrà lavorare duramente per superare queste sfide.