Lo Spaccio imperversa, un’ombra sulla tragedia
Mentre la comunità di Rozzano è in lutto per la morte di Manuel Mastrapasqua, un giovane di 31 anni ucciso durante una rapina per un paio di cuffie, un’altra realtà inquietante si diffonde nelle strade della cittadina alle porte di Milano: lo spaccio di droga. Nonostante la tragedia, la vita quotidiana sembra proseguire come se nulla fosse, con pusher che continuano a operare alla luce del giorno, in modo sfacciato e diffuso.
Testimonianze raccolte sul territorio descrivono un panorama allarmante: lo spaccio avviene in pieno giorno, a vista di tutti, anche in prossimità di scuole e uffici. Un video girato poco prima della morte di Manuel mostra perfino pusher che brandiscono armi, come una katana, per proteggere i loro traffici.
La parcellizzazione del fenomeno e i numeri allarmanti
Secondo Massimiliano Filiberti, luogotenente dell’Arma in pensione, la mancanza di ‘famiglie egemoni’ come la mafia o la ‘ndrangheta ha favorito una parcellizzazione del fenomeno dello spaccio a Rozzano. La presenza di numerosi soggetti ai domiciliari, a volte anche 50-80 contemporaneamente, ha contribuito a questo scenario.
Filiberti sottolinea come Rozzano sia una delle cittadine con il rapporto più alto tra alloggi popolari e popolazione, con livelli da record europeo. La concentrazione di povertà ha inevitabilmente portato alla proliferazione di attività illegali, come lo spaccio.
La mancanza di risorse e la necessità di un intervento concreto
Un carabiniere anonimo denuncia la mancanza di risorse e la carenza di personale: "Qui c’è tanto clamore da anni ma intanto lavoriamo sotto organico. E i nuovi che vedo arrivare sono colleghi agli inizi, che dobbiamo stare attenti noi per loro."
La testimonianza evidenzia la necessità di un intervento concreto e incisivo per contrastare il fenomeno dello spaccio a Rozzano, un problema che non può essere ignorato e che richiede un impegno serio e coordinato da parte delle autorità.
Violenza e conflitti: un contesto pericoloso
Il racconto di un altro episodio, un accoltellamento sfiorato al mercato di piazza Foglia tra due marocchini, evidenzia la pericolosità del contesto. Le risse, spesso legate a territori, debiti o cambi di alleanze, sono un’ulteriore preoccupazione.
La storia di Z., un pusher che è stato oggetto di tre tentativi di omicidio in due giorni nel 2022 e che oggi continua a spacciare con il giro di coloro che volevano ucciderlo, dimostra la complessità e la pericolosità del fenomeno.
Un contesto sociale complesso
La tragedia di Manuel Mastrapasqua e il problema dello spaccio a Rozzano mettono in luce un contesto sociale complesso, dove la povertà, la criminalità e la violenza si intrecciano in modo preoccupante. La concentrazione di alloggi popolari e la mancanza di risorse per contrastare il fenomeno dello spaccio aggravano la situazione, creando un clima di insicurezza e di disagio per la comunità.