L’inizio del processo e le parole di Loredana Femiano
Il processo a carico di Alessandro Impagnatiello, accusato dell’omicidio della fidanzata incinta di sette mesi, Giulia Tramontano, è iniziato oggi a Milano. Loredana Femiano, la madre di Giulia, ha espresso il suo dolore e la sua richiesta di giustizia in un post su Instagram: “Il mondo già non è un posto giusto all’altezza di queste due vite. In tutto questo orrore però ora è tempo che sia fatta giustizia e la giustizia in questi casi è una pena esemplare”. Femiano ha poi aggiunto: “Si ricomincia Giulia – scrive ancora la madre su Ig -, si parlerà di te, di voi, di chi voleva gettarti come una caramella. Ma tu per noi sei stata e sempre sarai la nostra ‘immensamente Giulia’”.
Le perizie e le conclusioni
Nell’udienza di oggi sono stati sentiti lo psichiatra forense Pietro Ciliberti e il medico legale Gabriele Rocca, incaricati dalla Corte di Assise di Milano di eseguire la perizia nei confronti di Impagnatiello. I periti hanno depositato la loro relazione, nella quale si afferma che Impagnatiello era capace di intendere e volere al momento dei fatti. La difesa aveva sostenuto che l’uomo fosse affetto da un disturbo della personalità di tipo “paranoide”.
Riflessioni sul caso
Il caso di Giulia Tramontano è un caso che ha scosso l’Italia e che ha suscitato un’ondata di dolore e indignazione. La richiesta di giustizia da parte di Loredana Femiano è comprensibile e condivisibile. La perizia che ha stabilito la capacità di intendere e volere di Impagnatiello al momento dei fatti è un elemento fondamentale per il processo, ma non può cancellare il dolore e la perdita di una vita innocente. Il caso di Giulia Tramontano ci ricorda l’importanza della lotta contro la violenza di genere e la necessità di proteggere le donne e i bambini.