L’etica al centro dell’influencer marketing in Italia
Un nuovo rapporto di Kolsquare, piattaforma europea di influencer marketing, in collaborazione con NewtonX, rivela che l’etica e la trasparenza sono i requisiti principali nella scelta delle collaborazioni con gli influencer per il 59% delle aziende italiane. Questo dato è significativamente più alto rispetto al resto d’Europa. Il 77% delle aziende italiane chiede agli influencer di firmare carte etiche e valoriali, a dimostrazione di un’attenzione particolare alla condotta e all’integrità dei creator.
Questo trend è probabilmente influenzato dai recenti avvenimenti che hanno coinvolto alcuni noti influencer in Italia, eventi che hanno scosso le fondamenta del settore e hanno portato le aziende a rivalutare l’importanza di collaborare con creator affidabili e responsabili.
Il report evidenzia anche come Facebook sia il social network preferito per le campagne promozionali in Italia, con il 69% delle aziende che lo utilizza. Questo dato è in linea con l’età media elevata del pubblico italiano.
Le aziende italiane si concentrano anche sulla misurazione dei risultati per valutare il ritorno di investimento, un aspetto ritenuto cruciale dal 61% delle imprese. Altre sfide importanti per le aziende italiane sono la ricerca dell’equilibrio tra libertà degli influencer e controllo del brand, i cambi di algoritmo e la mancanza di dati affidabili.
Il futuro dell’influencer marketing in Italia
Nonostante le sfide, il rapporto indica un clima di moderato ottimismo per il futuro dell’influencer marketing in Italia. Il 46% delle aziende prevede una crescita del volume di affari fino al 50% all’anno nei prossimi cinque anni. Tuttavia, il 19% delle aziende intravede un calo degli investimenti, il tasso di sfiducia più alto tra tutti i paesi considerati.
Federico Spinelli, country manager di Kolsquare Italia, commenta: “La fotografia del rapporto tra aziende e influencer in Italia, comparandola al resto d’Europa, ci restituisce la centralità dell’attenzione all’integrità e alla responsabilità nelle collaborazioni. Se da un lato può apparire come un fatto sorprendente, dall’altro accende i riflettori sulle dirette conseguenze dei recenti avvenimenti che hanno coinvolto noti creator nel nostro Paese e che hanno scosso le fondamenta dell’influencer marketing.”
L’impatto dell’etica sull’influencer marketing
L’enfasi sull’etica e sulla trasparenza da parte delle aziende italiane è un segnale positivo per il futuro dell’influencer marketing. Un settore che, per crescere in modo sostenibile e affidabile, necessita di una maggiore trasparenza e di una maggiore attenzione alla condotta dei creator. Le aziende italiane stanno dimostrando di essere in prima linea in questo cambiamento, e questo potrebbe influenzare anche altri mercati europei.
La firma di carte etiche e valoriali rappresenta un passo importante in questa direzione. Questo strumento può aiutare a definire un codice di condotta chiaro e condiviso tra aziende e influencer, garantendo maggiore trasparenza e responsabilità.
Il rapporto Kolsquare evidenzia come l’influencer marketing in Italia sia in un momento di transizione. Le aziende stanno cercando di definire un nuovo modello di collaborazione con gli influencer, un modello basato sull’etica, sulla trasparenza e sulla misurazione dei risultati. Questo cambiamento è importante per il futuro del settore, che si sta evolvendo verso una maggiore professionalità e responsabilità.
L’etica come fattore di successo
L’attenzione all’etica e alla trasparenza da parte delle aziende italiane è un segnale positivo per il futuro dell’influencer marketing. In un mondo sempre più digitale e connesso, la fiducia è un bene prezioso. La scelta di collaborare con influencer etici e trasparenti può contribuire a costruire un rapporto di fiducia con il pubblico e a consolidare la reputazione del brand.
È importante che le aziende continuino a investire in iniziative che promuovono l’etica e la trasparenza nel settore dell’influencer marketing. La firma di carte etiche e valoriali è un ottimo punto di partenza, ma è necessario sviluppare anche strumenti e processi per monitorare e garantire la condotta etica degli influencer.