Il veto brasiliano e l’esclusione del Venezuela
Il governo brasiliano, guidato dal presidente Luiz Inacio Lula da Silva, ha espresso un chiaro veto all’ingresso del Venezuela nel gruppo dei Brics, nonostante la presenza del presidente Nicolas Maduro al vertice di Kazan e il suo incontro con il presidente russo Vladimir Putin. Il veto è stato confermato dal principale assessore di Lula sulla politica estera, Celso Amorim, che ha sottolineato la necessità di una “concezione strategica” delle ammissioni al blocco.
Durante il vertice, i 9 paesi membri (Brasile, Cina, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Etiopia, India, Iran, Russia e Sudafrica) hanno approvato l’ingresso di 13 nuove nazioni, tra cui Turchia, Indonesia, Algeria, Bielorussia, Cuba, Bolivia, Malesia, Uzbekistan, Kazakistan, Tailandia, Vietnam, Nigeria e Uganda. Il Venezuela non è stato incluso in questa lista, e la sua possibile inclusione non è stata nemmeno menzionata durante le discussioni formali. Il presidente Putin ha letto per nome ogni paese invitato, senza mai menzionare il Venezuela, e nessun altro capo di Stato ha sollevato la questione della sua inclusione.
Le motivazioni del veto brasiliano
Celso Amorim ha spiegato che la decisione di escludere il Venezuela è legata alla necessità di una “concezione strategica” delle ammissioni ai Brics, in considerazione del contesto geopolitico attuale. Ha sottolineato che il mondo sta vivendo guerre che potrebbero potenzialmente diventare guerre mondiali, e che i criteri di ammissione sono quindi più importanti del Paese stesso.
Sebbene non siano state esplicitate le ragioni specifiche che hanno portato al veto, è possibile che il governo brasiliano abbia considerato la situazione politica ed economica interna del Venezuela, nonché le sue relazioni con altri paesi, come fattori determinanti nella decisione.
Le implicazioni del veto
Il veto brasiliano solleva diverse questioni. Innanzitutto, mette in evidenza la crescente influenza del Brasile all’interno dei Brics, in quanto il paese ha dimostrato di avere un ruolo chiave nelle decisioni strategiche del blocco. In secondo luogo, il veto potrebbe avere un impatto sulle relazioni tra il Brasile e il Venezuela, che in passato hanno avuto momenti di tensione. Infine, la decisione di escludere il Venezuela potrebbe influenzare le future strategie di espansione dei Brics, con il blocco che dovrà definire in modo chiaro i criteri di ammissione per i nuovi membri.