Addio a Manuel Mastrapasqua, ucciso per un paio di cuffie
Palloncini bianchi e azzurri hanno colorato il piazzale antistante la chiesa evangelica Veritas di Rozzano, nel Milanese, dove si sono celebrati oggi i funerali di Manuel Mastrapasqua, il trentunenne vittima di una tragica aggressione. Il giovane è stato ucciso con una coltellata da Daniel Rezza, un 19enne, per rapinarlo di un paio di cuffie del valore di 15 euro.
La bara in legno chiaro, sormontata da una corona di fiori bianchi, è arrivata intorno alle 14.45, mentre dagli altoparlanti risuonava la canzone “Oh My Soul” dei Casting Crowns. La musica si è fermata poco dopo, lasciando spazio al silenzio che ha avvolto il piazzale.
Il feretro di Manuel è stato raggiunto dai familiari, tra cui la mamma, la sorella Marika, il fratello minore e la fidanzata Ginevra, subito prima di essere portato all’interno della chiesa.
La comunità di Rozzano in lutto
Il piazzale all’esterno della chiesa era gremito di persone: conoscenti, amici e cittadini della comunità di Rozzano. Il sindaco Gianni Ferretti ha indetto il lutto cittadino per oggi, con bandiere a mezz’asta e la sospensione delle attività pubbliche.
La tragica morte di Manuel ha scosso profondamente la comunità di Rozzano, che si stringe attorno alla famiglia del giovane, vittima di un gesto di violenza assurdo e inspiegabile.
Un gesto di violenza assurdo
La morte di Manuel Mastrapasqua per un paio di cuffie da 15 euro è un atto di violenza assurdo e inspiegabile. Un giovane uomo ha perso la vita per un bene di scarso valore, lasciando un vuoto incolmabile nel cuore dei suoi cari. Questo tragico evento ci ricorda la fragilità della vita e la necessità di promuovere una cultura di pace e di rispetto per il prossimo.