Borsa di Milano: una giornata fiacca
La Borsa di Milano ha chiuso la giornata in leggero ribasso, con un calo dello 0,1%. Il listino milanese si è mosso in linea con gli altri indici europei, che hanno mostrato una performance simile. La giornata è stata caratterizzata da una certa incertezza, con gli investitori che hanno preferito adottare una posizione prudente in attesa di ulteriori sviluppi.
Banche sotto pressione
Il settore bancario è stato tra i più penalizzati della giornata, con il comparto che ha ceduto lo 0,2% in Europa. Le banche italiane non sono state risparmiate, con Mps che ha registrato il peggior risultato (-3,1%). Anche Bper (-1,9%), Popolare Sondrio, Intesa (-1,2%), Banco Bpm (-1,1%) e Unicredit (-0,1%) hanno chiuso in negativo. L’attenzione degli investitori si è concentrata sull’impatto che la Manovra finanziaria potrebbe avere sul settore bancario, con le banche che potrebbero essere chiamate a sostenere una parte del peso della nuova spesa pubblica.
Tim e Saipem in calo
Tim ha registrato un calo del 2,4%, dopo che la Guardia di Finanza ha perquisito l’ufficio di un dirigente del gruppo per l’ipotesi di corruzione tra privati. Saipem è scesa dell’1,7%, in attesa della pubblicazione dei conti dei nove mesi.
Stellantis e Stm in rialzo
Tra i titoli in rialzo, Stellantis ha mostrato una performance positiva (+3%), dopo la notizia della collaborazione con Factorial per accelerare la diffusione di veicoli elettrici di nuova generazione. Anche Stm (+1,8%) e Hera (+1,4%) hanno registrato un buon rialzo.
Titoli a minor capitalizzazione
Tra i titoli a minor capitalizzazione, D’Amico (-7,5%), Digital Valute (-7,2%) e Olidata (-6,7%) hanno subito forti cali. Anche Juventus (-6%) ha chiuso in negativo.
L’impatto della Manovra sulle banche
La Manovra finanziaria è un tema caldo che sta tenendo banco in questi giorni. L’attenzione degli investitori si è concentrata sulle possibili conseguenze della Manovra sul settore bancario, che potrebbe essere chiamato a sostenere una parte del peso della nuova spesa pubblica. Sarà interessante vedere come le banche reagiranno a questa nuova situazione e come si evolverà il loro ruolo nel sistema finanziario italiano.