Un’edizione internazionale per la Biennale dell’Incisione Italiana
La quarta edizione della Biennale dell’Incisione Italiana Carmelo Floris, che si tiene a Olzai, in Sardegna, fino al 31 marzo, segna una tappa importante aprendosi per la prima volta agli artisti stranieri. Sono in tutto 36 gli incisori che espongono negli spazi storici della Casa Mesina Cardia, con un’ampia varietà di tecniche e stili, dal figurativo all’astrattismo. La mostra, curata da Chiara Manca e con la direzione artistica di Enrico Piras, rappresenta un’occasione unica per ammirare il panorama contemporaneo dell’incisione, con opere che spaziano dalla xilografia alla puntasecca e all’acquaforte.
Un omaggio ai maestri sardi e alla storia dell’incisione
La Biennale è un omaggio alla storia dell’arte contemporanea e all’incisione sarda della prima metà del Novecento, in particolare al lavoro di artisti come Carmelo Floris, Stanis Dessy, Mario Delitalia e Felice Melis Marini, profondamente legati al paese di Olzai. Le opere esposte rimandano alla tradizione dell’incisione sarda, ma allo stesso tempo si aprono a nuove interpretazioni e sperimentazioni, mostrando l’evoluzione di questa arte nel panorama contemporaneo.
Un osservatorio privilegiato sul mondo della stampa d’autore
La Biennale di Olzai si presenta come un osservatorio privilegiato sul mondo della stampa d’autore e dei suoi protagonisti attuali. Come sottolinea Chiara Gatti, membro del comitato scientifico, “la presenza di molte iniziative in Sardegna dedicate alla grafica d’arte e all’incisione testimonia la grande attenzione riservata a questa arte dal territorio regionale”. La mostra offre un’ampia panoramica delle ricerche in corso e delle tendenze emergenti nel campo dell’incisione, con un focus particolare sulla xilografia e l’acquaforte.
Un percorso espositivo tra arte e storia
Il percorso espositivo si sviluppa attraverso le sale affrescate risalenti alla fine dell’Ottocento della Casa Mesina Cardia, nel cuore del paese di Olzai. La mostra si presenta come un viaggio attraverso la storia dell’arte e dell’incisione, con un’attenzione particolare alla tradizione sarda e alle sue influenze nel panorama contemporaneo. Le opere esposte, selezionate dalla direzione artistica e dal comitato scientifico, sono un’occasione per apprezzare la bellezza e la complessità dell’incisione, un’arte che continua a sorprendere e a rinnovarsi.
Un’edizione che guarda al futuro
Secondo il direttore artistico Enrico Piras, “questa edizione segna una tappa importante non solo perché apre agli incisori stranieri, ma perché si nota rispetto al passato un progressivo avvicinamento ai nostri tempi per contenuti e tecniche usate”. Le opere esposte dimostrano l’alto livello tecnico-artistico raggiunto dai xilografi e dagli acquafortisti contemporanei, e offrono una prospettiva stimolante sul futuro dell’incisione.
La Biennale di Olzai: un’occasione per riflettere sull’incisione contemporanea
La Biennale dell’Incisione Italiana Carmelo Floris rappresenta un’occasione importante per riflettere sull’incisione contemporanea e sulla sua evoluzione. La mostra offre un’ampia panoramica delle tendenze emergenti nel campo dell’incisione, con un focus particolare sulla xilografia e l’acquaforte. La presenza di artisti stranieri arricchisce ulteriormente il panorama espositivo, mostrando l’influenza internazionale sull’arte della stampa d’autore.