Nuovo caso Boccia al ministero della Cultura
La prima inchiesta di Report, in onda domenica sera su Rai3, riguarda un nuovo caso Boccia al ministero della Cultura, simile per modalità operative a quello che ha portato alle dimissioni dell’ex direttore del Tg2, Maria Rosaria Boccia. Il conduttore, Sigfrido Ranucci, ha rivelato che il caso “non riguarda Boccia, ma come modalità di operazione è un caso simile”, e che “potrebbe essere al maschile”.
Il caso, sempre al ministero della Cultura, non riguarda l’ex ministro Gennaro Sangiuliano. Ranucci ha dichiarato di avere “documenti e chat che farebbero ipotizzare responsabilità legate ad alte cariche di Fratelli d’Italia”.
Il pensiero va alla prima nomina decisa dal ministro attuale, Gennaro Giuli, tra qualche polemica: la rimozione del capo di gabinetto Francesco Gilioli e la sua sostituzione con Francesco Spano. La procura di Roma ha aperto un’indagine dopo la denuncia di Sangiuliano nei confronti di Boccia, e secondo indiscrezioni riportate da La Repubblica, Gilioli potrebbe essere stato rimosso per aver passato alcuni documenti riservati proprio a Report.
Ranucci ha smentito questa ipotesi, dichiarando che “a noi non risulta che ci abbia passato documenti”, ma ha ammesso che non può escludere che uno dei suoi collaboratori abbia come fonte il capo di gabinetto senza rivelarlo. Ha poi chiesto a Giuli di mostrare le prove che ha riguardo ai rapporti con Report, se ne ha.
Tragedia del mare tenuta nascosta
La seconda inchiesta riguarda una nuova tragedia del mare, definita da Ranucci come “una seconda Cutro, tenuta nascosta”, che avrebbe provocato circa 65 morti. Secondo il conduttore, qualcuno si è accorto della tragedia e, per evitare l’effetto Cutro, ha “sparpagliato” i corpi.
Report ha contattato un uomo all’estero che racconta di aver soccorso i migranti, descrivendo “una scena orribile”. La trasmissione cercherà di individuare i responsabili di questa nuova tragedia.
La vicenda giudiziaria in Liguria
Un’altra inchiesta riguarda la vicenda giudiziaria in Liguria, che andrà in onda proprio nel giorno delle elezioni regionali. Ranucci ha ironizzato sul silenzio elettorale, dichiarando che “questo non riguarda i giornalisti, riguarda i partiti”, e che lui “ha già la valigetta pronta per la commissione di Vigilanza Rai”.
La collocazione di Report
Ranucci ha espresso la sua irritazione per la collocazione della ripartenza del programma, affermando che “quest’anno partiremo molto tardi con Report”, a causa di decisioni prese in Rai che hanno dato tutto lo spazio del lunedì a Giletti, spostando Iacona davanti a Report e spostando il programma “come un pacco postale”.
Nonostante ciò, Ranucci ha visto questo spostamento come “un atto di stima per Report”, dichiarando che “dove lo metto lo metto, fa bene”.
Considerazioni personali
La partenza di Report con queste inchieste esplosive promette una stagione ricca di spunti di riflessione e di approfondimento su temi cruciali per la società italiana. Il nuovo caso Boccia al ministero della Cultura solleva interrogativi sulla trasparenza e l’operato delle istituzioni, mentre la tragedia del mare tenuta nascosta evidenzia l’urgenza di affrontare la questione migratoria con maggiore attenzione e responsabilità. La scelta di affrontare la vicenda giudiziaria in Liguria nel giorno delle elezioni regionali dimostra la volontà di Report di dare voce a temi importanti anche in momenti delicati per la politica. La collocazione del programma, pur essendo un tema di discussione, non sembra scalfire la determinazione di Report a portare avanti il suo lavoro di inchiesta e di informazione.