Il Fermo Confermato dal Gip
Il gip di Milano Domenico Santoro ha confermato la misura cautelare in carcere per Daniele Cataldo, ultrà milanista fermato giovedì scorso nell’ambito di un’indagine sulle tifoserie milanesi. Cataldo è accusato di associazione per delinquere e concorso nel tentato omicidio di Enzo Anghinelli, coinvolto in procedimenti per droga e ferito alla testa da colpi di pistola in via Cadore a Milano nel 2019. Il giudice ha accolto la richiesta dei pm Paolo Storari e Sara Ombra, ma non ha convalidato il fermo, in quanto, come ha osservato, non sussiste il pericolo di fuga.
La Negazione di Cataldo
Durante l’interrogatorio davanti al gip, Cataldo, considerato il vice del capo della curva rossonera Luca Lucci, ha negato di essere uno dei due uomini in sella allo scooter dal quale il 12 aprile del 2019 partirono i colpi in direzione di Anghinelli. La decisione del gip di confermare la misura cautelare in carcere dimostra la gravità delle accuse e il pericolo che Cataldo rappresenta per l’ordine pubblico.
Il Capo della Curva Indagato
L’indagine coinvolge anche Luca Lucci, capo della curva rossonera, al momento solo indagato. La vicenda si inserisce in un contesto di violenza e criminalità legata al mondo del tifo calcistico, con un’attenzione particolare alle dinamiche interne alle tifoserie milanesi.
La Violenza nel Calcio
Questo caso evidenzia ancora una volta il problema della violenza nel calcio e il legame tra tifoserie e criminalità organizzata. È fondamentale che le autorità continuino a indagare e a perseguire i responsabili di atti violenti, per garantire la sicurezza degli spettatori e dei calciatori.