La proposta italiana per il Libano
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani, in visita a Gerusalemme, ha presentato a Netanyahu e Katz la proposta italiana per la stabilizzazione del Libano. La soluzione, secondo Tajani, prevede un’azione su più fronti: il rafforzamento dell’esercito libanese, l’elezione del presidente della Repubblica libanese e la creazione di un cuscinetto Unifil con più uomini e maggior potere, con regole di ingaggio diverse tra la frontiera e il fiume. Più a nord, si prevede la presenza di truppe dell’esercito regolare libanese, mentre più in là si troverebbe Hezbollah.
Tajani ha affermato di aver trovato “orecchie attente” da parte dei due leader israeliani, suggerendo un’apertura alla proposta italiana.
Il ruolo dell’esercito libanese e di Unifil
La proposta italiana si basa sul presupposto che il rafforzamento dell’esercito libanese sia fondamentale per la stabilità del paese. L’esercito libanese è già addestrato dal contingente italiano nel porto di Beirut, e la proposta di Tajani prevede un ulteriore sostegno in questo ambito.
La creazione di un cuscinetto Unifil con più uomini e poteri ampliati, con regole di ingaggio diverse, è un altro elemento chiave della proposta. Questo cuscinetto dovrebbe fungere da barriera tra la frontiera e il fiume, creando una zona di sicurezza che possa contribuire a prevenire future tensioni.
La situazione politica in Libano
La proposta italiana arriva in un momento di grande instabilità politica in Libano. Il paese è senza presidente da oltre un anno, e la crisi politica ha contribuito ad alimentare la tensione tra Hezbollah e Israele.
L’elezione del presidente della Repubblica libanese è quindi un elemento fondamentale per la stabilità del paese, e la proposta italiana prevede un’azione diplomatica per favorire questo processo.
Un approccio pragmatico
La proposta di Tajani si presenta come un approccio pragmatico alla complessa situazione in Libano. Il focus sul rafforzamento dell’esercito libanese e sulla creazione di una zona cuscinetto Unifil con poteri ampliati potrebbe effettivamente contribuire a stabilizzare la situazione e a prevenire future tensioni. Tuttavia, la riuscita di questa soluzione dipenderà da una serie di fattori, tra cui la volontà politica dei diversi attori coinvolti e la capacità di gestire le delicate relazioni tra Hezbollah e Israele.