Aggressione nei boschi di Bleggio Superiore
Un uomo di 33 anni, operaio comunale di origini piemontesi, è stato aggredito da un orso mentre raccoglieva funghi nei boschi di Bleggio Superiore, in località Rango, in Trentino. L’aggressione è avvenuta nel pomeriggio di ieri, mentre l’uomo si trovava da solo nel bosco. L’orso lo ha attaccato alle spalle, facendolo cadere a terra e colpendolo ripetutamente con le zampe. L’uomo è stato ferito alla schiena e alle braccia. Nonostante le ferite, è riuscito a tornare a piedi fino al paese più vicino per dare l’allarme. Le autorità sono intervenute sul posto e hanno recuperato i reperti genetici lasciati sui vestiti dell’uomo, che serviranno per identificare l’orso e procedere alla sua rimozione, come previsto dal Pacobace per gli orsi pericolosi.
Precedenti aggressioni di orsi in Trentino
L’aggressione di ieri è l’ultimo di una serie di attacchi di orsi registrati in Trentino negli ultimi anni. Nel luglio scorso, un turista francese è stato aggredito da un orso a Dro, a poca distanza da Bleggio Superiore. L’animale, identificato come Kj1, è stato abbattuto il 30 luglio. Nel 2023, il runner Andrea Papi è stato aggredito e ucciso dall’orsa Jj4 nei boschi di Caldes in Val di Sole. L’animale è stato catturato e portato nel recinto del Casteller. Altri casi di aggressione da parte di orsi si sono verificati nel 2014, 2015, 2017 e 2020. In alcuni casi, gli orsi sono stati abbattuti, mentre in altri sono stati catturati e trasferiti in altri Paesi.
Il ritorno dell’orso in Trentino
Il ritorno dell’orso in Trentino è avvenuto con il progetto Life Ursus, che ha portato alla reintroduzione di questi animali nella regione. Da allora, si sono registrati diversi casi di avvistamenti e di aggressioni. Il problema è che gli orsi, a causa del cambiamento climatico e delle temperature sempre più miti, non vanno più in letargo come in passato. Questo significa che sono più attivi durante l’anno e che le possibilità di incontri con gli esseri umani sono aumentate.
Gestione della fauna selvatica
L’aggressione di ieri solleva ancora una volta la questione della gestione della fauna selvatica in Trentino. Il ritorno dell’orso ha portato con sé benefici per l’ecosistema, ma anche rischi per la sicurezza delle persone. La Provincia ha adottato una politica di tolleranza zero per gli orsi pericolosi, ma la questione è complessa e richiede un approccio equilibrato che tenga conto sia della sicurezza delle persone sia della conservazione della fauna selvatica.