Un’accusa pesante: “Dito medio al calcio femminile”
Un gruppo di 106 calciatrici professioniste provenienti da 24 Paesi ha lanciato una dura critica alla Fifa, accusando l’organizzazione di aver stretto un accordo di partnership con Aramco, il colosso energetico saudita, che definiscono un “dito medio al calcio femminile”. In una lettera aperta indirizzata al presidente Gianni Infantino, le atlete chiedono l’annullamento dell’accordo, sottolineando il contrasto tra i valori del calcio e le politiche del regime saudita.
La critica al ‘sportwashing’ saudita
Le calciatrici denunciano il fenomeno dello ‘sportwashing’, ovvero l’utilizzo dello sport da parte del governo saudita per migliorare la propria immagine internazionale, distogliendo l’attenzione dalle violazioni dei diritti umani e dalle politiche ambientali dannose. L’accordo con Aramco, sostengono le atlete, è un esempio lampante di questa strategia, con il gigante del petrolio che minaccia l’ambiente globale e un Paese che non rispetta i diritti delle donne e la comunità Lgbtq+.
Un appello alla Fifa
Le calciatrici chiedono alla Fifa di riconsiderare la partnership con Aramco, sottolineando che l’accordo è in contrasto con i valori del calcio e con il messaggio di inclusione e rispetto che lo sport dovrebbe promuovere. L’accordo, secondo le atlete, è un “autogol” per il calcio e un danno per l’immagine della Fifa.
L’impegno delle calciatrici
Tra le firmatarie della lettera ci sono calciatrici di alto livello, tra cui la capitana della nazionale azzurra Elena Linari e altre giocatrici italiane e straniere che militano in Serie A. L’iniziativa è stata promossa da Athletes of World, un’associazione di sportive che si batte per la difesa del pianeta e la promozione dei diritti umani.
Un futuro incerto per il calcio femminile
L’accordo con Aramco solleva interrogativi sulla direzione che sta prendendo il calcio femminile. L’utilizzo dello sport per scopi politici e economici rischia di mettere in ombra i valori dello sport e di compromettere la sua credibilità. Il futuro del calcio femminile è in gioco, e la Fifa dovrà rispondere alle critiche delle calciatrici e dimostrare il suo impegno per i valori di inclusione, rispetto e sostenibilità.
Una critica importante per il futuro del calcio
La lettera aperta delle calciatrici rappresenta un momento importante per il calcio femminile. La critica al ‘sportwashing’ e la richiesta di rispetto dei diritti umani e dell’ambiente sono un segnale di forte consapevolezza e di impegno da parte delle atlete. La Fifa dovrà rispondere a queste critiche e dimostrare il suo impegno per la sostenibilità e l’inclusione nel calcio femminile.