Viviani d’argento nell’Eliminazione: “Le gambe c’erano, ma la testa mi ha frenato”
Elia Viviani ha conquistato la medaglia d’argento nella gara dell’Eliminazione ai Mondiali su pista di Ballerup, in Danimarca. Il campione italiano ha corso con la consapevolezza del declassamento olimpico, un pensiero che ha influenzato la sua prestazione.
“Ho corso bene, un po’ nella testa avevo il declassamento dell’Olimpiade e quindi avevo un po’ di paura che mi ha portato a correre sempre in testa”, ha dichiarato Viviani dopo la gara. “Ma la verità è che avevo le gambe per fare il secondo, perché il danese è partito in testa e non sono riuscito a rimontarlo. Poi quando vedi che non riesci, molli perché comunque lui ha avuto uno sprint superiore”.
Viviani ha ammesso di non aver avuto la brillantezza necessaria nell’ultimo sprint: “Sono stato poco brillante nell’ultimo sprint perché la testa era brillante per pensare ma le gambe non per rispondere”.
Un bilancio positivo per Viviani
Nonostante il rammarico per non aver conquistato l’oro, Viviani ha sottolineato il bilancio positivo della sua partecipazione ai Mondiali: “Nell’eliminazione negli ultimi quattro mondiali per me ci sono state due maglie (iridate ndr), un bronzo e un argento”.
La pressione psicologica nello sport
La confessione di Viviani evidenzia l’impatto della pressione psicologica nello sport d’elite. La paura del declassamento olimpico ha influenzato la sua performance, dimostrando come la mente possa condizionare il corpo anche in atleti di altissimo livello. La capacità di gestire la pressione e l’ansia è un fattore cruciale per il successo nello sport, e la capacità di Viviani di concentrarsi e di ottenere comunque un ottimo risultato è un esempio di grande professionalità e resilienza.